“SignalForHelp” è il gesto che può salvare una vita. Contro le violenze domestiche e gli abusi sulle donne. Creato per la prima volta da ‘Women’s Funding Network’ (WFN), in connessione con la ‘Canadian Women’s Foundation’, il SignalForHelp si sta diffondendo, in questi giorni, capillarmente sul web, affinché possa divenire uno strumento per far capire in maniera universale il fatto di essere in pericolo o di aver bisogno di aiuto.
Incredibile pensare che, con il movimento di una mano, si possa chiedere Aiuto,e invece sarà proprio così. Le misure di isolamento sociale rese necessarie dalla pandemia COVID-19 stanno rendendo più difficile per coloro che sono a rischio di abuso o violenza cercare aiuto in sicurezza. “Signal for Help” è un semplice segno con una mano che qualcuno può utilizzare durante una videochiamata. Può aiutare una persona a dimostrare silenziosamente che ha bisogno di aiuto e desidera che qualcuno si rivolga a lei in modo sicuro. Un modo semplice ed efficace per le vittime di abusi domestici ed alle donne vittime di violenze di indicare visivamente e senza doverlo dire. Troppe, infatti, le donne che in questo ultimo 2020 , hanno perso la vita per atti di violenza e per mano dei propri compagni, uomini che avrebbero dovuto proteggerle. In Italia è stata Giuditta Pasotto, attivista e progettista sociale, a farsi portavoce dell’iniziativa che arriva dal Canada, un “gesto silenzioso” che può salvare una vita. Impararlo significa non solo saperlo usare, ma anche saperlo riconoscere per potersi rendere UTILI, la prima cosa da fare è chiamare il numero anti violenza 1522 o avvisare le autorità. E infine: «Vi prego di dare la massima diffusione di questo GESTO così da poter dare modo a chiunque di vederlo o chiedere AIUTO“. Spesso, infatti, con il partner violento sempre in casa, (per questo motivo l’iniziativa nasce nel primo lookdown) non si è in grado di chiedere aiuto. Il gesto che – si spera – possa diventare un segnale-simbolo in tutto il mondo, viene fatto con la mano, rivolta con il palmo verso lo sguardo di qualcuno, per esempio in video chiamata o fuori dalla finestra, per poi piegare il pollice verso l’interno ed infine chiudere le dita rimanenti per fare un pugno. Un movimento discreto con cui la persona può chiedere aiuto in silenzio. La campagna “Signal for Help” si propone di offrire un nuovo strumento per chi è in pericolo, ma anche di insegnare alle persone che vogliono aiutare, come farlo, in modo da non mettere a rischio la sicurezza di chi ha bisogno di aiuto. Iniziamo a diffonderlo perché può bastare un gesto per salvare una vita.