Sarà presentato martedì 3 dicembre alle ore 18 all’Urban Center di Siracusa, in anteprima nazionale, il romanzo “Vermeer, il tempo perduto” di Giovanna Strano, edito da Morellini.
L’opera sarà presente nelle librerie nel mese di gennaio 2025, ma la scrittrice ha voluto fare un omaggio particolare alla sua città riuscendo a renderla disponibile agli amici e lettori che vorranno assistere alla prima presentazione.
Per l’occasione converseranno con l’autrice Luana Aliano, storica dell’arte, Rosy Giangreco, archeologa, e Paul Newman, visual desiner. Inoltre gli studenti dell’Istituto Gagini avranno una parte attiva con delle letture argomentate.
Johannes Vermeer si impone alla visione del mondo come un artista assoluto che riversa nei suoi capolavori l’arte pittorica nella sua purezza, connotata da una tecnica rigorosa che ritrae la società del 1600 olandese. È proprio l’arte del grande maestro a fungere da filo conduttore della narrazione che si snoda attraverso il tempo, partendo dall’epoca in cui è vissuto per giungere al 1900.
Le vicissitudini legate alle opere di Vermeer fanno da sfondo a intrecci riferiti alle vite di altri uomini e donne che, nel bene o nel male, hanno avuto a che fare con la sua arte.
Dalla narrazione emerge nitida la figura di Théophile Thoré-Bürger, primo estimatore dell’artista e artefice del suo successo, dello scrittore Marcel Proust fervente appassionato dell’arte di Vermeer che costituirà un elemento cruciale della sua vita, del falsario Han Van Meegeren che passò alla storia come colui che ingannò il Führer proprio con opere attribuite all’artista di Delft.
L’arte sovrasta ogni cosa col suo potere di rivelare l’invisibile attraverso l’opera incessante dell’animo umano, e ci conduce a riflessioni profonde sul significato temporale dell’esistenza e su ciò che dà valore alla vita umana.
L’amore è l’elemento salvifico che muove il mondo, infondendo agli uomini la forza di lottare e persistere nei propri ideali. Su questa traccia sono presentate figure femminili bellissime come Catharina, Apolline e Johanna, appartenute a epoche diverse, ma accomunate dalla stessa forza e dolcezza.
L’evento è aperto al pubblico.