«Per la gestione del verde pubblico, nel centro abitato e nel borgo di Marzamemi, l’amministrazione comunale di Pachino ha affidato il sevizio ad una ditta siracusana. Costerà 64.500 euro per sei mesi, più di 10mila euro al mese«. A puntare il dito contro la scelta dell’amministrazione guidata dal sindaco, Giuseppe Gambuzza, è stato il consigliere comunale del Pd, Davide Fronterrè.
«Viene fatto un affidamento diretto – ha commentato l’esponente dei democratici – La ditta viene scelta a Siracusa e senza alcuna esplorazione o richiesta di preventivi di altre aziende del territorio per scegliere il servizio migliore e al minor costo. L’amministrazione Gambuzza ad oggi non ha predisposto mai alcuna gara d’appalto ma in compenso ricorre solo ad affidamenti diretti. Certamente legali sotto i 140 mila euro ma inopportuni per un ente in dissesto che aumenta le aliquote al massimo ma non bada a spese quando deve affidare incarichi ad amici e parenti».
La polemica è stata alimentata anche dal fatto che né nel centro abitato pachinese e nemmeno a Marzamemi esistono aree di verde pubblico, se non per qualche albero disseminato qua e là e che saranno curati al costo di 10 mila euro al mese. Una cifra considerata eccessiva dall’opposizione.
Ma le critiche riguardano, anche, tanti altri affidamenti diretti, come la mensa scolastica, e il pagamento delle fatture dal luglio 2024 in poi, cioè dall’insediamento del nuovo governo cittadino «tralasciando – ha dichiarato Fronterrè – i pagamenti precedenti. Ho chiesto in consiglio comunale di seguire un ordine cronologico nei pagamenti, ma l’amministrazione non risponde».