Un protocollo di collaborazione è stato sottoscritto tra l’Ufficio della Diocesi di Noto per la Pastorale della salute, diretto da don Fortunato Di Noto, e Cittadinanza Attiva/Tribunale per i Diritti del Malato, rappresentato da Vittorio Padua, facendo seguito a quello già stipulato tra l’analogo Ufficio dell’Arcidiocesi di Siracusa con l’Osservatorio Civico, che era presente con il presidente Salvo
Sorbello e la vice Donatella Lo Giudice.
Il vescovo, mons. Salvatore Rumeo, ha tenuto a sottolineare come il principio della salute per tutti vada affermato in ogni momento e circostanza, con particolare riguardo per le categorie più fragili: anziani, persone con disabilità fisica o mentale.
Vittorio Padua ha ricordato l’impegno protratto in questi anni per garantire effettivamente la tutela della salute di tutti i cittadini, nessuno escluso.
Nel documento si evidenzia come “l’Ufficio Diocesano per la Pastorale della salute e Cittadinanza Attiva/Tribunale per i Diritti del Malato condividono l’obiettivo di favorire la tutela del diritto alla salute delle persone, il rafforzamento del rapporto di fiducia tra medici e pazienti, il sostegno laddove si ravvisano situazioni di fragilità e/o difficoltà socioeconomiche. La situazione sanitaria è, infatti, sempre più un’area dove il rischio di ravvisare odiose disuguaglianze è crescente, anche a causa del preoccupante aumento della povertà.
La malattia fa parte della nostra esperienza umana, ma essa può diventare disumana, come ripetutamente ci richiama Papa Francesco, se è vissuta nell’isolamento e nell’abbandono e se non è accompagnata dalla cura e dalla compassione”.
