La Regione Siciliana ha varato il Reddito di Povertà, un contributo economico destinato alle famiglie più fragili. Con un budget di 30 milioni di euro, questa misura, fortemente voluta dal presidente Renato Schifani, punta ad aiutare almeno 10 mila famiglie siciliane. Il bando prevede criteri precisi di assegnazione, punteggi specifici e un meccanismo di graduatoria che assicurerà un processo equo e non basato sul “click day”.
Tre fasce di contributo
L’assegno sarà differenziato in tre fasce:
- 5 mila euro per chi supera i 30 punti nella graduatoria;
- 3.500 euro per chi si colloca tra 20 e 30 punti;
- 2.500 euro per chi ottiene meno di 20 punti.
I requisiti e i punteggi
Il bando prevede quattro criteri principali:
Reddito familiare (ISEE):
- Tra 0 e 1.500 euro: 8 punti;
- Tra 1.501 e 3.500 euro: 6 punti;
- Tra 3.501 e 5 mila euro: 4 punti.
Numero di componenti della famiglia:
- 1 componente: 1 punto;
- 2 componenti: 2 punti;
- Si sale progressivamente fino a 9 punti per famiglie con più di 8 membri. Ogni figlio minorenne aggiunge 2 punti.
Condizioni particolari:
- Donna vittima di violenza, ragazza madre o vedova con figli: 5 punti;
- Famiglia con contratto d’affitto regolare: 3 punti.
Criteri di parità:
A parità di punteggio, avranno la priorità le famiglie con un numero maggiore di figli.
Attività socialmente utili
Chi otterrà il contributo sarà impiegato in progetti di lavori socialmente utili, definiti dai Comuni di residenza e calibrati sulla base delle condizioni psico-fisiche dei beneficiari.
Tempi e gestione del bando
La gestione della misura è stata affidata all’Irfis, che curerà la piattaforma informatica per la presentazione delle domande e la successiva graduatoria. Dopo l’approvazione definitiva della giunta regionale, prevista per la prossima settimana, il bando sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale tra fine gennaio e febbraio. Le domande potranno essere presentate entro un mese dalla pubblicazione, mentre i primi assegni saranno erogati in primavera 2025.
Il presidente Schifani ha dichiarato: “Questa misura non è un reddito di cittadinanza, ma un aiuto una tantum strutturato per arrivare in maniera concreta e immediata a chi ne ha più bisogno, garantendo equità e coinvolgendo i beneficiari in attività utili per la collettività”.
Altri aiuti in arrivo
Oltre al Reddito di Povertà, un emendamento alla Finanziaria 2025, presentato da Marianna Caronia (Noi Moderati), prevede la creazione del Fondo Sicilia con una dotazione iniziale di 4 milioni di euro. Questo fondo offrirà prestiti senza interessi fino a 15 mila euro, rimborsabili in cinque anni, con un periodo di pre-ammortamento di 18 mesi, per supportare le famiglie siciliane colpite dall’aumento del costo della vita. Una risposta concreta a favore delle fasce più deboli della popolazione, in un momento economico complesso.