“Aboliamo stipendi e vitalizi per i deputati della Regione Siciliana. Gli ex parlamentari non devono percepire alcuna pensione, poco importa se il metodo scelto sia quello retributivo o contributivo perché il nostro obiettivo è far tornare la politica un pubblico ufficio come era nella Roma repubblicana”. Così Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione Siciliana, dopo il sì della Camera che prevede un taglio dei vitalizi degli ex parlamentari.
Secondo Busalacchi “è eticamente inaccettabile che un ufficio pubblico, una volta gratuito, sia retribuito e preveda addirittura una pensione. È sufficiente un’indennità, una sorta di ristoro delle spese sostenute. La nostra idea è che un reddito mensile di tremila netti euro al mese sia più che sufficiente per un parlamentare, una somma che in media sono pochi in Italia a ricevere come stipendio. I deputati di Sala d’Ercole che non percepissero con le proprie entrate personali questa cifra riceverebbero un’integrazione. Questo vuol dire che chi già guadagna di più non riceverebbe un euro dalle casse pubbliche”.