L’ Unione degli Studenti Siracusa, con la propria portavoce, Arianna Castronovo, lamenta il ritardo nella riapertura della Biblioteca comunale della città capoluogo e, a partire da oggi, inizia una petizione studentesca in tutta la città.
“Vogliamo la biblioteca comuale aperta! È inaccettabile che questa sia fruibile dagli studenti solo quattro ore a settimana durante il pomeriggio!
“La città e l’amministrazione – prosegue il comunicato – devono assumersi le responsabilità di un tasso di dispersione scolastica nettamente più alto delle medie nazionali e di una città che non è nemmeno lontanamente a misura di studente.
Garantire il diritto allo studio e alla partecipazione attiva vuol dire lavorare per depotenziare le organizzazioni mafiose, offrendo un’alternativa a chi vede come prospettiva solo la strada.”
” Combattere la mafia – ancora la nota – vuol dire stare insieme, non lasciare indietro nessuno, combattere il senso di isolamento con l’aggregazione e la socialità. Combattere la mafia vuol dire ripensare la città tutta, che sia veramente pensata per gli studenti; le passerelle non servono a nessuno”.
“Per questi motivi – conclude la nota – è iniziata, oggi, una raccolta firme che attraverserà tutta la città”.