Ha lasciato il carcere di Cavadonna l’imprenditore siracusano Roberto Cappuccio, arrestato dieci giorni fa, nell’ambito di un’inhciesta antimafia della Procura di Messina, denominata “Beta”. E’ stato lo stesso giudice delle indagini preliminare del tribunale peloritano, Salvatore Mastroeni, a concedere i domiciliari a Cappuccio, “essendo venute meno le esigenze cautelari”.
L’ amministratore della Unigroup, durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto per rogatoria, aveva respinto fermamente le accuse che la Procura gli contestava, ovvero di avere tentato una estorsione nei confronti di un imprenditore catanese per 930 mila euro, dimostrando, successivamente, nell’istanza di scarcerazione, di essere vittima e non carnefice. Cappuccio al gip di Siracusa aveva detto di vantare un credito di poco più di 900 mila lire da chi lo accusava di avere commesso l’estorsione.
Roberto Cappuccio, 52 anni, personaggio noto a Siracusa per le sue attività commerciali, assistito dagli avvocati Antonino e Bruno Leone, adesso attende l’esito del ricorso presentato al tribunale del Riesame. Sin dal primo giorno i difensori dell’imprenditore hanno ritenuto eccessivo il provvedimento cautelare. Ieri Cappuccio è tornato a casa, potendo così riabbracciare la moglie ed i figli.