“L’esito dell’incontro di sabato pomeriggio tra i vertici dell’Inda e il Parco Archeologico negli uffici della Presidenza della Regione ha scongiurato definitivamente qualunque rischio in merito alla prossima stagione di Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco di Siracusa”.
Lo dichiara il parlamentare regionale, Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive, a proposito della vicenda legata al rinnovo della convenzione tra l’Inda e il Parco Archeologico di Siracusa.
“Di fatto, per quest’anno è rimasta in vigore la precedente convenzione – spiega l’esponente di “Italia viva” – nonostante il Direttore Generale la ritenesse formalmente abrogata, ma è chiaro che il futuro non può che essere legato al DDL sulla riforma dei Beni Culturali, recentemente presentato all’ARS e che fugherà ogni dubbio o fraintendimento sull’utilizzo dei nostri Beni da parte degli enti pubblici e dei privati”.
“Mi sembra utile ricordare che la fondazione Inda è un ente senza scopo di lucro – prosegue Cafeo – e la capacità di registrare utili per il 75% dallo sbigliettamento non deve essere motivo di penalizzazione nel sostegno pubblico ma anzi semmai di premialità e vanto, visto l’ “unicum” tra i teatri italiani”.
“Certo, avrei preferito una soluzione basata sugli accordi di valorizzazione, da più parti evocati – conclude Cafeo – ma forse una scelta simile non è nelle corde culturali del Presidente Musumeci; non vorrei però che il problema principale derivi dalla rappresentanza della Regione all’interno del CDA dell’Inda, non espressione diretta di questo Governo, in fondo con l’IAS è bastato applicare lo “spoil system” per risolvere, quanto meno all’apparenza, ogni problema”.