Il furto era stato messo a segno all’interno del piazzale dell’azienda proprietaria nel ragusano, dove l’escavatore si trovava parcheggiato e dove i ladri si erano furtivamente introdotti per mettere a segno il loro intento criminoso.
Al fine di agevolare la successiva fuga, l’escavatore era stato opportunamente caricato sul cassone di un camion che dai successivi accertamenti esperiti, risultava essere stato rubato all’interno di un cantiere sull’autostrada A/19 Catania – Palermo. Dopo il furto i malviventi si davano alla fuga, imboccando l’autostrada A/18 dal vicino svincolo di Ispica/Pozzallo con direzione verso Siracusa.
Il convoglio veniva, però, intercettato, nei pressi dello svincolo di Cassibile, da una pattuglia della Polizia Stradale i cui componenti, non senza difficoltà, riuscivano a bloccarne la fuga; il conducente, infatti, non ottemperando all’alt intimato, accelerava la corsa effettuando, pericolosamente, dei continui e repentini cambi di corsia con taglio netto delle traiettorie per non farsi raggiungere e superare dalla pattuglia sino a quando, vistosi braccato, abbandonava pericolosamente il posto di guida, mentre il mezzo pesante era ancora in movimento, per poi darsi alla fuga a piedi in direzione della scarpata adiacente.
Il fuggitivo, però, nel tentativo di dileguarsi lasciava sul posto i propri telefoni cellulari che, prontamente recuperati dagli operatori, consentivano, dopo le opportune indagini del caso, di individuare con assoluta certezza la sua identità per poterlo denunciare alla Procura della Repubblica per i reati di “furto, ricettazione, violenza/minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Terminati gli accertamenti di rito i veicoli rinvenuti – su indicazione dell’autorità giudiziaria – sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari che ne avevano denunciato il furto.
Sono in corso indagini finalizzate all’individuazione degli altri complici che avrebbero fatto da staffetta al complesso veicolare in fuga.