• 9 Gennaio 2025 6:55

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Siracusa. Ponte ciclo-pedonale, Ortigia Resistente: “Superfluo, iter poco trasparente”

Diredazione SB

Gen 8, 2025

Il progetto del ponte ciclopedonale, destinato a collegare Ortigia alla terraferma, ha generato numerose discussioni tra i residenti e i membri del Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente. Sebbene sia stato presentato come un’opportunità per promuovere una mobilità sostenibile e migliorare i collegamenti tra l’isola e la terraferma, con fondi prevalentemente del ministero delle infrastrutture, ci sono dubbi significativi riguardo alla sua utilità, modalità di realizzazione e impatto sul contesto urbano. Il sondaggio tra i residenti che il Comitato ha svolto tra la popolazione è chiaro: l’opera non ha ottenuto il gradimento sperato e la maggioranza degli intervistati ha espresso pareri negativi, sollevando dubbi sulla reale utilità dell’infrastruttura.

Uno dei principali punti sollevati dal Comitato riguarda l’effettiva necessità di un nuovo ponte ciclopedonale.

“Il ponte attuale – sottolinea il Comitato – situato a circa 90 metri di distanza, risulta già adeguato a soddisfare il traffico ciclo-pedonale. La costruzione di un nuovo ponte appare, quindi, superflua, in assenza di dati concreti relativi ai bisogni effettivi che intende soddisfare o di una pianificazione urbanistica che giustifichi questo ulteriore investimento. Tra l’altro il ponte non sembra essere previsto nel piano regolatore e nel piano particolareggiato di Ortigia, neppure in variante dello stesso. Giustificare la costruzione di una tale opera con la necessità di migliorare la viabilità in caso di emergenza o calamità naturale, va da sé, non può essere considerata una motivazione valida”.

Inoltre, il progetto ha suscitato perplessità anche per quanto riguarda la gestione amministrativa dell’appalto. In particolare occorre stigmatizzare l’affidamento diretto dell’opera. I lavori, inizialmente previsti per un importo di 800.000 euro, sono stati affidati tramite trattativa diretta, con un aumento successivo del costo a 1,2 milioni di euro. Questo ha sollevato dubbi sull’opportunità di evitare una gara pubblica. Inoltre, non è stata fornita una spiegazione chiara sul perché si sia optato per la trattativa diretta anziché per una gara pubblica, sollevando interrogativi sulla trasparenza del processo e sul fatto che la società incaricata dei lavori faccia parte di un gruppo di aziende in cui la famiglia del sindaco ricopre un ruolo rilevante.

Dal punto di vista estetico, il ponte è considerato dal Comitato discutibile e non in armonia con il contesto storico e culturale di Ortigia, che è patrimonio UNESCO. La mancanza di una valutazione complessa di impatto ambientale preventiva rappresenta un’altra lacuna significativa, considerando che ogni intervento dovrebbe rispettare l’identità e il valore storico-artistico del sito.

Dato lo status di patrimonio UNESCO di Ortigia, Il Comitato ritiene essenziale che “ogni progetto sia sottoposto a valutazioni rigorose e che il dialogo tra Amministrazione, Soprintendenza e Comunità sia una parte integrante del processo decisionale. Solo così sarà possibile preservare l’identità unica del territorio, bilanciando la eventuale necessità di innovazione urbanistica con il  rispetto per la storia del luogo”.

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