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Siracusa, Piano paesaggistico, polemizza Visentin: ” Retromarcia di 7 anni per bassa politica “

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Lug 31, 2017

Numerose sono le reazioni di politica e ambientalisti sulle decisioni del Tar di Catania in merito ai diversi ricorsi amministrativi che hanno visto attori da una parte il Comune di Siracusa e la Regione Sicilia e dall’altra la società proprietaria di un terreno alla Pillirina su cui vorrebbe realizzare un resort di lusso, inerenti al Piano paesaggistico e alla cosiddetta “Variante della bellezza“.

Interviene attraverso una nota anche l’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, affermando: “Eravamo stati tacciati di essere cementificatori e nemici dell’ambiente, solo perché chiedevamo il rispetto delle norme e delle leggi sia sulla questione della cosiddetta “Variante della bellezza”, che ritenevamo non legittima per mancanza dei presupposti tecnico-giuridici (Vas, etc.), peraltro già bocciata dalla Regione, e sia sulla vicenda del Piano Paesaggistico per la errata procedura seguita per la concertazione e per la qual cosa avevamo proposto ricorso al Tar poi ritirato dall’attuale amministrazione comunale”.

Sempre in merito alle sentenze odierne, aggiunge: “Oggi il Tar di Catania dà ragione a quanto da noi sostenuto ed ha imposto di fatto al Comune e alla Regione una retromarcia di oltre 7 anni. Cosa si è ottenuto? Nulla, anzi si è peggiorata la situazione. Il territorio è sprovvisto di strumenti di tutela mentre l’economia siracusana soffre sempre di più”.

Visentin conclude: “Ciò solo per motivi di bassa lotta politica mentre se non vi fosse stata l’arroganza, la presunzione e la supponenza che ha caratterizzato l’intera vicenda, oggi si avrebbe un Piano Paesaggistico condiviso a tutela del nostro territorio e si sarebbe evitato di esporre il Comune ad azioni legali risarcitorie sempre possibili”.

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