Continua l’impegno degli uffici del settore Attività Produttive e Mercati e dell’Annona nel contrasto alle forme di occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di pubblici esercizi ed attività artigianali del settore alimentare.
Un ulteriore passo nella lotta all’abusivismo è stato fatto con un’ordinanza sindacale, che riguarda l’occupazione abusiva, anche parziale, di suolo pubblico.
Dopo avere dato una notevole accelerazione alla emissione delle ordinanze di chiusura per tutte le attività sopra citate che occupavano in maniera totalmente abusiva il suolo pubblico con dehors, procedura ancor più velocizzata con l’utilizzo della PEC, oggi il provvedimento arriva anche per le occupazioni parziali.
Il provvedimento caldeggiato dall’assessore alle Attività produttive, Silvia Spadaro e proposto dal dirigente del settore, revoca la precedente ordinanza sindacale, estendendo l’applicazione del provvedimento di chiusura per 5 giorni non solo alle occupazioni totalmente abusive, ma anche a quelle occupazioni di suolo pubblico che, pur in presenza di concessione, occupino più spazio di quello autorizzato.
Per quest’ultima tipologia di violazione, infatti, nel precedente provvedimento era prevista solo la sanzione pecuniaria e la diffida alla rimozione delle strutture o attrezzature che occupassero una estensione maggiore di spazio rispetto al suolo pubblico concesso.
“Molti cittadini si chiedono come mai in tante arterie dell’isola di Ortigia e non solo- commenta l’assessore Silvia Spadaro – possa essere autorizzata una superfice cosi’ estesa dedicata ai dehors. La risposta risiede purtroppo nell’abitudine da parte degli esercenti, pur in possesso di concessione, di occupare maggiore superficie di suolo pubblico rispetto a quella autorizzata. Siamo fermamente convinti che oggi, la chiusura dei 5 giorni, unita all’ obbligo di rimozione, diventi un deterrente più forte rispetto alla sola sanzione. Come da regolamento comunale vigente – dice ancora l’assessore Silvia Spadaro – i pubblici esercizi hanno diritto ad un dehor esterno pari al 35% della superficie interna lorda del punto vendita, quota che si riduce notevolmente per le attività artigianali alimentari che hanno diritto al 25% della superficie non totale ma, questa volta, solo di vendita. Questo credo basti, per rendersi conto dell’abusivismo facile e diffuso nella nostra città. L’amministrazione è fermamente convinta che anche l’abusivismo parziale, oltre quello totale, vada combattuto perchè comporta in maniera concreta, al di là della violazione della normativa, spesso, difficoltà in termini di viabilità e sicurezza oltre che un’assenza continua di decoro pubblico”