Si è conclusa l’operazione nazionale “Oro Blu”, condotta dalla Guardia Costiera per contrastare gli illeciti ambientali lungo le coste italiane. Un’attività mirata alla tutela del mare e del litorale, in particolare sugli scarichi idrici non autorizzati. Anche la Guardia Costiera di Siracusa si è resa protagonista in questa vasta operazione su scala nazionale.
Controlli e verifiche in particolare sugli scarichi idrici di natura urbana, domestica e industriale per tutelare il mare e reprimere gli illeciti come scarichi non autorizzati o non conformi alle normative vigenti. In particolare, sono stati accertati casi di scarichi di acque reflue – anche di natura commerciale e produttiva – riversate illecitamente in canali prospicienti la fascia costiera. Diversi anche i controlli in materia di rifiuti che hanno consentito di accertare illeciti penali commessi con rifiuti depositati in maniera incontrollata o gestiti in assenza delle previste autorizzazioni, all’interno di alcune aziende.
Sono stati eseguiti anche dei campionamenti, insieme ad Arpa di Siracusa, per la verifica del rispetto dei limiti tabellari per i reflui sversanti in mare.
Al termine delle operazioni, sono stati contestati 13 illeciti ambientali, di cui 6 amministrativi (irregolarità in tema di scarichi idrici, irregolare gestione dei rifiuti, inosservanza di norme sull’uso del demanio marittimo e violazioni ai disciplinari di gestione delle AAMMP) per un totale di sanzioni elevate pari a 33.000 euro; 7 illeciti penali (irregolarità in tema di scarichi idrici, irregolare gestione dei rifiuti, abusivismo demaniale e violazione al disciplinare di gestione delle AAMMPP), con 4 sequestri penali per irregolarità in tema di scarichi idrici, irregolare gestione dei rifiuti.
“La tutela dell’ambiente marino e costiero, inclusa la sorveglianza e l’accertamento delle violazioni in materia di scarichi idrici è uno degli obiettivi prioritari che la Guardia Costiera è chiamata a perseguire, sia per la ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, sia per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nella valorizzazione e nella fruizione delle relative risorse” – hanno sottolineato i vertici militari.