La corte d’assise d’appello di Firenze ha ridotto le pene per per Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati di concorso in omicidio per il decesso di Emanuele Scieri, il paracadutista di leva, siracusano, trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999.
I giudici hanno inflitto 22 anni di reclusione a Panella e 9 anni, 9 mesi e 10 giorni a Zabara. In primo grado Panella era stato condannato a 26 anni, Zabara a 18 anni.
A differenza di Panella e Zabara, entrambi ex caporali, Andrea Antico, un altro ex commilitone di Emanuele Scieri, accusato di concorso in omicidio, è stato assolto sia in primo, sia in secondo grado. Antico aveva scelto il giudizio abbreviato. Per lui il pg, Luigi Bocciolini, al processo di secondo grado svoltosi il febbraio scorso, aveva chiesto la condanna a 17 anni e mezzo.
“Per il dolore provato in questi anni, non importa sia stata ridotta la pena ma che sia stata affermata la penale responsabilità dei due imputati“. Lo ha detto Francesco Scieri, fratello maggiore di Emanuele, presente oggi nell’aula 32 del palazzo di giustizia di Firenze.
“Zabara – ha anche aggiunto Francesco Scieri -oggi si è avvicinato non per porgere le sue scuse ma per dirmi che quella sera non era nella caserma Gamerra. Mi spiace ma non posso credere alle sue parole: la sentenza di oggi conferma che lui ed Alessandro Panella, ritenuti dalle testimonianze i più violenti, erano lì“.
Non è soddisfatto delle sentenza l’avvocato Andrea Di Giuliomaria, difensore di Zabara: “L’obiettivo non era la riduzione della pena, ma la sentenza di assoluzione per estraneità al fatto. Aspettiamo la motivazione e poi valuteremo, ovviamente, il ricorso per Cassazione. Lo ripeto: la riduzione della pena non ci interessa“.
I familiari di Emanuele Scieri, assistiti dagli avvocati Ivan Albo e Alessandra Furnari, hanno impugnato per il risarcimento danni la sentenza di assoluzione, divenuta definitiva sotto il profilo penale, nei confronti di Andrea Antico, uno dei tre ex parà che erano stati accusati di concorso in omicidio del giovane trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa nel 1999. Lo rendono noto i legali.
Antico, a differenza degli altri due indagati, aveva scelto il rito abbreviato, venendo assolto sia in prima sia in secondo grado. La sentenza definitiva è stata però impugnata per il risacimento e l’udienza davanti alla corte di Cassazione è fissata il prossimo 18 dicembre.