”Tradite le promesse elettorali dal punto di vista delle imposte”. Questa l’accusa che Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4, lancia nei confronti del sindaco, Francesco Italia. Parole frutto di uno studio del recente report della Uil sul costo medio della seconda casa nel nostro Paese. Quest’ultimo ”colloca la città di Siracusa al primo posto in Sicilia con 1.227,00 euro all’anno”, frutto del tetto massimo adottato dall’Amministrazione comunale di Siracusa e ribadito la scorsa settimana e dell’ubicazione delle seconde case, in aree di interesse turistico-alberghiero.
Siracusa si distingue nettamente con un tasso di 10,6 per mille per l’aliquota sulla seconda casa, piazzandosi ben al di sopra della media nazionale e occupando il ventesimo posto nella classifica generale. Questo risultato, dal punto di vista del movimento, ”risulta sorprendente considerando l’assenza di servizi, specialmente nella zona costiera, che rappresenta una nuova centralità urbana trascurata dall’attuale classe dirigente”.
”Le carenze – sottolinea Civico 4 – spaziano dal trasporto pubblico locale all’illuminazione pubblica, dalle strade dissestate all’assenza, in molte zone balneari, di un adeguato sistema idrico e fognario, ancora in fase di completamento. Come giustificare, quindi, questo tasso elevato? Si cerca di trovare spiegazioni nel tentativo di risanare i conti del Comune di Siracusa, stretto tra un disavanzo di 18 milioni di euro, un indebitamento di 40 milioni di euro e le molteplici sentenze negli anni passati, dai contenziosi con l’Igm alla Sogeas, fino alla recente disputa con il Santuario della Madonnina delle Lacrime.
“Ma cosa scriveva Francesco Italia a pagina 9 del suo programma elettorale?,” si chiede Mangiafico. Ecco: “L’obiettivo del prossimo mandato è di proseguire e migliorare le azioni sopra descritte per rendere il carico tributario dei cittadini e delle attività produttive meno gravoso riducendo la TARI e le aliquote IMU”
“Anche l’imposta di soggiorno, – spiega Mangiafico – nata per legge con la finalità di sostenere i servizi turistici, è oggetto di una forte distrazione da parte delle Amministrazioni comunali, guidate da Francesco Italia, che la utilizza per la pubblica illuminazione, per la polizia municipale, per sostenere tutta una serie di festività che poco o nulla hanno a cha fare col turismo. Nessun coinvolgimento di categorie produttive e turisti sulla scelta delle destinazioni dell’imposta. A ciò si aggiunga la recente modifica sulle modalità di calcolo che caratterizzeranno la stessa imposta e che si abbatteranno come un fardello su operatori economici e famiglie che in questi anni hanno investito su questo settore anche per cercare di mettere a reddito le proprietà nella zona balneare. Un sistema di calcolo farraginoso che renderà complicati, perfino, i controlli della stessa Amministrazione comunale, come presto verificheremo e come le associazioni di categoria hanno aspramente contestato.”
“Ma cosa scriveva Francesco Italia a pagina 13 del suo programma elettorale? – continua Mangiafico – “La partecipazione attiva dei cittadini, delle categorie produttive, dei viaggiatori e dei turisti resta l’obiettivo strategico dell’intero sistema dell’offerta culturale”.