L’ex caserma Caldieri verrà data in concessione. L’antico edificio, sito in Ortigia, figura, infatti, tra gli immobili non strumentali di proprietà dello Stato che l’Agenzia del Demanio vuole affidare in concessione-locazione per essere avviati ad una valorizzazione economica, sociale, culturale, turistica, assicurandone la fruizione pubblica, sottraendoli al degrado e aprendoli al pubblico.
In questi giorni è stato pubblicato il bando di gara attraverso il quale l’Agenzia del Demanio affida i beni, per un massimo di 50 anni, a privati in grado di farsi carico del loro recupero, riuso e buona gestione. Si tratta di immobili distribuiti su tutto il territorio nazionale che rappresentano un ventaglio variegato di tipologie del patrimonio immobiliare pubblico di valore storico e identitario, tutti strettamente legati ai contesti paesaggistici e urbani, al tessuto socio culturale e alle comunità locali di riferimento.
Il bando è pubblicato nella sezione “Gare e Aste” del sito www.agenziademanio.it , e c’è tempo fino alle 12 del 19 maggio 2022 per presentare l’offerta. Oltre al bando è possibile visionare tutta la documentazione a supporto sia in italiano che in inglese: una Guida ai bandi di concessione/locazione di valorizzazione, una Guida al Pef (Piano Economico Finanziario), una Sintesi del Bando e tutte le schede di presentazione dei beni.
L’ex caserma Caldieri, che attualmente versa in completo stato di abbandono, è situata sul lungomare di Ortigia nel versante est dell’isola omonima in corrispondenza del punto in cui la stessa si fa più stretta. L’impianto principale risale al XVII secolo ma l’edificio trova la sua collocazione storica naturale all’interno del XIX secolo, epoca cui si fa risalire la sua ristrutturazione con la conseguente fusione dei due organismi monastici originali: il convento di Santa Teresa e il convento di Santa Croce.
I divisori di grande spessore modellano lo spazio interno con una sequenza di vani collegati e distribuiti attraverso due ampi corridoi conformati a “T”, affacciati prevalentemente sulla corte interna all’edificio. Due corpi scala mettono in comunicazione il piano superiore che sostanzialmente ripropone un identico schema distributivo. L’immobile, che si estende per una superficie complessiva di 4.970 metri quadrati, è stato sottoposto dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa a provvedimento di tutela quale edificio di interesse culturale ai sensi del Decreto Legislativo 42/2004, con decreto prot. n.7486 del 04.12.2000. Il bando prevede che l’edificio possa essere adibito a nuovi usi quali: turismo sostenibile ed attività connesse, ospitalità, cultura, sport, mobilità dolce, wellness, scoperta del territorio, eventi ed attività sociali.
L’idea di progetto punterà l’attenzione sui seguenti aspetti: tutela del valore culturale ed identitario dell’immobile, unitarietà della fabbrica e dei suoi elementi costitutivi; conservazione delle superfici, delle strutture in genere o delle singole unità edilizie, nel rispetto dell’organicità del complesso; salvaguardia del contesto naturale in cui il bene è inserito. L’approccio progettuale, anche in considerazione delle valenze storico-architettoniche intrinseche dell’immobile, mirerà a garantire la conservazione dell’impianto originario.