“Apprendiamo che l’Amministrazione comunale di Siracusa, finalmente dopo tanti solleciti, il prossimo 4 ottobre, riceverà le associazioni di categoria operanti nel settore dei servizi assistenziali che ormai da troppo tempo lamentano assenza di risposte concrete da parte degli Amministratori locali a cui è stato chiesto più volte di attivarsi per dare risposta sulla modalità di erogazione dei servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione, sulle somme disposte in bilancio, e così prevederne la continuità per garantire assistenza a disabili e anziani e minori con disabilità”. Lo dichiara il Presidente della Consulta Civica Damiano De Simone che a tutt’oggi, dopo svariati appelli coordinati inoltrati dagli enti di categoria quali Confcooperative, A.G.C.I. Legacoop e A.N.N.F.A.S., non riscontra alcun segnale positivo in rimedio a questa problematica di grave entità che sembra ripetersi ogni anno con logiche assolutamente estranee a quelle di una sana e giudiziosa gestione pubblica.
“Quali i motivi di tali ritardi? Quali i criteri di copertura finanziaria? Bisogna tenere conto – continua dicendo De Simone – che questi servizi rientrano tra quelli di primaria importanza verso cui diventa fondamentale, per chi amministra, assumersi una certa responsabilità non di poco conto. A tal proposito invito l’Amministrazione comunale a rendersi conto dello stato critico in cui versa la nostra città e prendere seri provvedimenti in bilancio affinché vengano assicurate le coperture finanziarie una volta per tutte”.
“Si tenga conto – conclude dicendo Damiano De Simone – che la problematica incide anche sullo stato di salute economica delle cooperative deputate all’erogazione dei servizi che non solo devono contrastare la pressione fiscale che non ammette ritardi, e che continuano, oltretutto faticosamente, ad adempiere ai contratti di lavoro con i dipendenti che soffrono, ormai senza tregua, l’ansia dell’incertezza lavorativa. Per questi motivi citati, la Consulta Civica sarà presente all’incontro previsto a sostegno dei diritti sociali garantiti dalle cooperative di settore”.