La Guardia Costiera di Siracusa ha interrotto ieri notte, in zona protetta, l’attività di pesca subacquea da parte di pescatori di frodo, dotati di autorespiratori. Il personale militare della Motovedetta della Capitaneria di Porto di Siracusa ha notato sulla terraferma, all’altezza del varco 27 prospiciente via degli Zaffiri, alcuni fasci luminosi ed alcuni individui in movimento. Alla vista dell’unità in pattugliamento, gli sconosciuti si celavano dietro la scogliera, spegnendo le torce.
A causa dell’impossibilità per il personale a bordo della motovedetta di raggiungere la costa per i bassi fondali, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto richiedeva il supporto della Questura di Siracusa che, in brevissimo tempo, interveniva via terra con proprio personale con l’invio di due volanti in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Giunto sul posto, il personale della Polizia di Stato individuava inizialmente due autovetture nascoste tra i rovi sulla scogliera e, immediatamente dopo, nascosti tra gli scogli, 6 soggetti, tre dei quali indossavano ancora muta da sub bagnata. Inoltre venivano rinvenuti tra gli anfratti della scogliera 3 coppie di bombole con i rispettivi erogatori, 3 fucili da sub e 3 torce, 1 G.A.V. (Giubbotto ad Assetto Variabile), nonché una grossa rete contenente ancora il pescato di frodo.
Tutti i soggetti, sei persone provenienti dalla Provincia di Catania, venivano identificati e scortati presso gli uffici della Guardia Costiera di Siracusa per i successivi adempimenti di rito, a seguito dei quali sono stati elevatire i processi verbali di illecito amministrativo per la violazione: della normativa vigente in materia di pesca sportiva, ricreativa e subacquea e per aver effettuato pesca subacquea in orario notturno con l’ausilio di autorespiratori, con relativo sequestro degli attrezzi e del pescato.