“Apprendere da autorevoli fonti di stampa della presenza di patti occulti a scapito della città sul rientro del “Seppellimento di Santa Lucia” dovrebbe preoccupare cittadini e istituzioni, perché Siracusa non merita di essere considerata l’ultima ruota del carro su vicende che invece la dovrebbero riguardare da protagonista”.
Ad intervenire sulla vicenda del dipinto del Caravaggio di Siracusa ormai prossimo al trasferimento al Mart di Rovereto è Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva sin dal primo momento impegnato in prima
linea per fare chiarezza sulla questione.
“Se è vero che esistono dei patti che potrebbero impedire il rientro dell’opera – dichiara Cafeo – chi li ha sottoscritti? A che titolo? Anche se ci dovessero essere interventi da fare per la sistemazione definitiva del quadro, Siracusa non può essere scippata del Caravaggio o presa in giro da personaggi come Vittorio Sgarbi”.
“C’è stata – si chiede ancora Giovanni Cafeo – prima una consultazione per verificare la fattibilità e l’entità dei lavori di messa in sicurezza nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, a quanto pare condizione necessaria per il rientro dell’opera? Quando arriveranno, a quanto ammonteranno e per cosa saranno spese le eventuali risorse del Mart?”.
“Mi aspetto risposte chiare a queste domande e a tanti altri dubbi che circondano il trasferimento da parte di tutti i soggetti coinvolti – continua l’esponente politico – visto che chiunque sembra sia in grado di aggiungere ogni volta elementi nuovi e fuorvianti, come se un enorme frullatore mediatico lavorasse a pieno regime per creare confusione e provare così a trovare scuse per non far rientrare l’opera”.
“Anche soltanto ipotizzare una simile circostanza diventa inaccettabile – conclude Cafeo – per questo reitererò la richiesta di accesso agli atti ma soprattutto, anche a dispetto di chi pensava che l’avessi <<sparata grossa>> sull’ipotesi del mancato rientro del Caravaggio, continuerò a seguire con ancora più attenzione la vicenda, certo di avere al mio fianco in questa battaglia per la trasparenza i cittadini e l’amministrazione di Siracusa”.