Dal 15 marzo scorso, ovvero da quando la Sicilia è stata dichiarata zona arancione per l’emergenza covid-19, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa ha effettuato, attraverso le proprie articolazioni territoriali, servizi di controllo del territorio in linea con quanto disposto dalle norme emanate con gli ultimi provvedimenti governativi con lo scopo di prevenire eventuali comportamenti scorretti e potenzialmente
pericolosi per la diffusione del virus.
Giornalmente l’attività, con l’impiego di numerose pattuglie delle Stazioni Carabinieri e dei Nuclei Radiomobili della provincia, è stata finalizzata a svolgere un’incisiva azione preventiva per il rispetto del
distanziamento sociale ed il corretto uso della mascherina, basilari norme da osservare per evitare il
diffondersi del contagio e che spesso, il mancato rispetto provoca situazioni assai pericolose.
Nei fine settimana i controlli dei Carabinieri sono stati intensificati, invece, nelle località turistiche, non solo quelle dove vi è materialmente la maggior concentrazione di giovani e locali di intrattenimento e dove già prima che scoppiasse la pandemia si riversava la movida, ma anche quelle in cui insistono i numerosi siti di interesse turistico nella provincia di Siracusa, come i centri iblei, il quartiere di Ortigia in Siracusa e lungo tutti i litorali, meta preferita nelle giornate soleggiate di primavera.
In tale periodo, gli esercizi commerciali controllati sono stati oltre 600, di cui 7 sanzionati, mentre le persone controllate sono state 2780, delle quali circa 200 contravvenzionate per complessivi 80.000 euro.
Le condotte sanzionate sono principalmente circolazione in orario notturno senza giustificato motivo,
nonostante il c.d. “coprifuoco, circolazione al di fuori del comune di residenza senza giustificato motivo ed
addirittura dimenticanza dei dispositivi di protezione individuali (è sempre obbligatorio avere con sé la
mascherina, da indossare ogniqualvolta necessario). Violazioni che come detto denotano limitata consapevolezza del rischio di contagio, che invece va combattuto con l’impegno di ciascuno anche nelle
piccole azioni quotidiane.
Negli ultimi giorni a Rosolini sono stati sanzionati e sottoposti a chiusura provvisoria 2 attività di bar-ristorazione, poiché consentivano la consumazione sul posto di alimenti e bevande e nei pressi e per
assembramento dovuto all’asporto di prodotti alimentari dopo l’orario consentito. La scorsa settimana, a
Palazzolo Acreide ed a Portopalo di C.P., sono stati sanzionati due bar per aver somministrato bevande al
tavolo a clienti oltre il limite orario consentito.
I controlli anticovid proseguiranno nei prossimi giorni, anche per l’avvicinarsi delle festività pasquali ed il
passaggio in zona rossa di tutta la nazione.