Un film divertente. Al Biblios Cafè di via del Consiglio Reginale a Ortigia terzo cineforum ieri sera con l’unica commedia in cartellone nell’ambito della rassegna cinematografica del “Sicilian Shakespeare Festival”, manifestazione ideata da Luciano Bottaro e organizzata da Bruno Falco e Seby Sesto. Il curatore Giuseppe Briffa e il suo collaboratore, professore Giuseppe Ortoleva, hanno scelto “La Bisbetica domata” di Franco Zeffirelli. “Abbiamo deciso, tra le tante tragedie, di inserire una commedia di Shakespeare – dice Giuseppe Ortoleva – e lo abbiamo fatto perché lui, in tal senso, è stato autore di autentici capolavori tra cui “La Dodicesima notte” e “Misura per misura”. Il rapporto tra lo Shakespeare commediografo e quello tragediografo spesso non è molto chiaro, sembrano due mondi diversi, ma in realtà – sottolinea Ortoleva – c’è una continuità forte. Le figure comiche sono presenti anche in alcune tragedie. Nelle varie versioni del Re Lear che abbiamo visto (e ne sarà proposta ancora una), c’è la presenza del buffone come un personaggio chiave. Penso però anche ad uno dei personaggi più straordinari di Shakespeare, che è Mercuzio in Romeo e Giulietta”.
In riferimento alle ragioni che hanno portato alla scelta di questo film del 1967 di Franco Zeffirelli, Ortoleva spiega: “Ci sono due dei grandi divi della storia del cinema, Richard Burton (che è stato anche uno dei più grandi attori del teatro britannico) e Elisabeth Taylor. Loro due in quel momento erano la coppia più chiacchierata del pettegolezzo mondiale, ma erano anche due grandi professionisti. “La bisbetica domata” è un film piacevole, in cui si affronta il tema della misoginia anche se, secondo me, presenta un risvolto che può essere letto differentemente. In realtà la commedia e poi il film sono più ambigui e complessi di quanto sembrino”.