“In questi mesi abbiamo utilizzato la Dad non in alternativa alla presenza ma in alternativa alla totale assenza, se non ci fosse stato questo strumento e la nostra capacità di utilizzare anche questo strumento, molti ragazzi non avrebbero avuto nessun collegamento con la scuola. Dopodiché da quando è cominciato, questo strumento è cambiato, si è evoluto, abbiamo una banca dati che fa vedere, ad esempio, 300 casi a disposizione di tutti di come si può usare la Dad in maniera partecipata e coinvolgente. Abbiamo imparato a usare gli strumenti, tutti noi”. Lo ha detto a SkyTg24, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sollecitato a fare un bilancio sulla Dad e una previsione sul suo utilizzo l’anno prossimo.
“L’anno prossimo – ha spiegato il ministro – certo sarà possibile per alcuni casi” come quelli ad esempio di ragazzi in malattia “ottenere anche questo strumento ma quello che io vorrei è che il modo di insegnare tenesse conto della possibilità di usare strumenti di questa natura, cioè della possibilità ad esempio di fare in classe un collegamento con una classe che è in Germania o con un esperto che è negli Stati Uniti.
Sono strumenti – ha aggiunto – che ci permettono di migliorare il nostro modo di insegnare, i nostri ragazzi tutti i giorni lavorano al computer, tutti i giorni usano il telefonino, allora bisogna che noi utilizziamo questa loro capacità per fare una didattica più aperta, più partecipata, senza avere paura degli strumenti”. “Noi stiamo lavorando giorno e notte per questo, vorrei dire questo: il problema è recuperare socialità, io vorrei che l’anno prossimo fosse un anno costituente, quindi i ragazzi a scuola non semplicemente come prima ma con più capacità di partecipare”, ha concluso il ministro.