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Scuola. 5 milioni per la didattica immersiva, critici i sindacati: “Servono strutture sicure“

Diredazione SB

Nov 6, 2024

La Regione Siciliana ha annunciato un investimento di 5 milioni di euro per promuovere la didattica immersiva nelle scuole del primo ciclo, stanziando fondi destinati a istituti comprensivi, direzioni didattiche e scuole medie dell’isola che dispongono di locali idonei per aule immersive. Questo progetto mira a implementare spazi educativi innovativi che utilizzano la realtà aumentata e virtuale, strumenti che, secondo l’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano, sono fondamentali per sviluppare competenze scientifiche e tecnico-professionali, in linea con le raccomandazioni dell’Agenda Onu 2030 e dell’Unione Europea.

Secondo Turano, le nuove tecnologie immersive rappresentano un’evoluzione della didattica STEM, basata sul metodo scientifico per rispondere alle sfide complesse e in costante cambiamento della società moderna. “Con questi strumenti – ha affermato l’assessore – puntiamo a creare ambienti di apprendimento interattivi e coinvolgenti, in grado di fornire agli studenti competenze trasversali attraverso esperienze formative immersive e innovative”. Gli istituti interessati potranno richiedere fino a 55 mila euro, di cui 50 mila destinati all’acquisto di attrezzature e 5 mila per il personale da coinvolgere in orari extracurriculari.

La risposta critica della Flc Cgil Sicilia: “Servono strutture sicure e servizi di base”

Nonostante le intenzioni del governo regionale, la Flc Cgil Sicilia ha espresso perplessità su questo stanziamento. Il segretario generale Adriano Rizza ha infatti sottolineato che, in un contesto dove le scuole soffrono per la mancanza di strutture adeguate, come palestre, mense e perfino riscaldamenti, investire in aule immersive non risolverà i problemi più pressanti del sistema scolastico siciliano. “La Sicilia ha uno dei tassi più elevati in Europa di povertà educativa e dispersione scolastica. Prima di investire in tecnologie avanzate – ha dichiarato Rizza – bisogna pensare a rendere le strutture scolastiche sicure e confortevoli per tutti gli studenti”.

Rizza ha inoltre evidenziato che, per anni, il sindacato ha richiesto interventi mirati sulle strutture scolastiche della regione, con priorità a servizi fondamentali che rispondano alle necessità primarie degli studenti e del personale scolastico. “Aule immersive e nuove tecnologie sono strumenti importanti, ma possono funzionare solo come parte di un progetto di miglioramento generale e non come soluzioni isolate, soprattutto in un contesto con carenze di base” ha concluso.

La proposta della Regione suscita quindi un dibattito sul ruolo della tecnologia nella scuola e sulla necessità di garantire prima di tutto ambienti scolastici adeguati. Resta da vedere come evolverà la situazione e se il governo regionale deciderà di bilanciare l’investimento nelle tecnologie con una maggiore attenzione alle strutture e ai servizi fondamentali.

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