Non sarà certo una settimana facile per gli italiani, quella che partirà da domani, lunedì 9 dicembre. A ridosso di Natale sono attesi infatti tutta una serie di scioperi in più settori, che metteranno in crisi soprattutto chi si dovrà spostare per lavoro o per turismo.
Si parte proprio, lunedì 9 dicembre, quando a fermarsi saranno, per 24 ore, le aziende che operano sul trasporto merci su gomma, ovvero gli autotrasportatori. Disagi in vista quindi, per aziende e commercio, anche al dettaglio. Non sciopereranno però gli addetti al trasporto di carburante per la rete pubblica, la raccolta e la distribuzione del latte, il trasporto di animali vivi, medicinali e prodotti alimentari di prima necessità. Ma le date da segnare in calendario sono quelle di venerdì 13 dicembre e di domenica 15 dicembre.
Lo sciopero dei mezzi pubblici del 13 dicembre
Venerdì 13 dicembre c’è in programma lo sciopero generale proclamato dall’Usb (L’unione dei sindacati di base) con l’obiettivo di “contrastare sul piano economico e del lavoro una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola”. Riguarderà quasi tutti i settori, ma i disagi maggiori si registreranno, soprattutto, per il trasporto pubblico e privato, a eccezione di quello aereo che è escluso dall’agitazione.
Le modalità di adesione saranno diverse a secondo dei mezzi di trasporto. Per quello ferroviario lo stop durerà 24 ore, dalle 21 del 12 dicembre alle 20:59 del giorno successivo. Anche per il trasporto pubblico locale lo sciopero durerà anche 24 ore, ma le eventuali fasce di garanzia verranno stabilite su base provinciale.
Fermi anche i taxi per 24 ore, dalla mezzanotte di venerdì a quella di sabato, ed è prevista anche un’agitazione dei trasporti marittimi per 24 ore.
L’ira di Salvini e lo sciopero del personale degli aeroporti
E se rimane il dubbio su quanto sarà alta l’adesione a questi scioperi, restano comunque i disagi che hanno scatenato, negli scorsi giorni, l’ira del ministro dei trasporti Matteo Salvini.
“Il prossimo sciopero generale è stato convocato da alcuni sindacati autonomi. Sempre di venerdì è una coincidenza, non voglio che pensiate male”, ha detto il Ministro, intervenendo, nei giorni scorsi, all’assemblea nazionale di Alis (Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile).
“È il penultimo venerdì prima di Natale. Per tanti lavoratori, tante imprese, tanti artigiani, tanti commercianti, dicembre è il mese in cui vivi o in cui muori: non permetterò che l’Italia venga messa in ginocchio da chi per professione fa lo scioperante. Agli italiani – assicura il ministro Salvini – do la mia parola che farò di tutto per limitare al minimo i disagi. Il diritto allo sciopero sarà garantito, ma non di 24 ore alla faccia di tutto e di tutti, perché stanno esagerando”.
E, dopo il trasporto pubblico locale, sarà la volta dei lavoratori aeroportuali. Numerosi gli scioperi proclamati da diverse sigle sindacali e per varie categorie di lavoratori del settore. Filt Cgil e Ultrasporti hanno convocato uno sciopero di 24 ore dei lavoratori Techno Sky.
Dalle 13 alle 17 dello stesso giorno invece, i lavoratori Assohandlers incroceranno le braccia su tutto il territorio nazionale per la protesta indetta da Flai Trasporti e Servizi.
Previsto, nello stesso giorno inoltre, lo sciopero di 4 ore (dalle 13 alle 17) dei lavoratori Enav dell’aeroporto di Milano Linate e Varese Malpensa e di quello di Catania e Parma. Le agitazioni varieranno quindi a secondo dell’aeroporto di scalo, per una domenica che si preannuncia “di passione” per chiunque si trovi a viaggiare in aereo.