Diventa operativa in Sicilia la figura dello psicologo di base, istituito con legge regionale alla fine dello scorso anno. A fissare criteri e tempi per la formazione degli elenchi provinciali dei professionisti, competenze e settori di intervento del servizio di psicologia delle cure primarie è il decreto del presidente della Regione, Renato Schifani, approvato durante la giunta di oggi, dopo aver ottenuto il parere favorevole della sesta commissione dell’Ars.
Il presidente è soddisfatto della recente legge: “Il nostro governo – ha dichiarato Schifani – intende promuovere lo sviluppo omogeneo di questo fondamentale servizio sul territorio regionale, per rispondere ai bisogni di assistenza psicologica dei cittadini, affiancando e integrando l’azione dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. Attraverso lo psicologo delle cure primarie sarà possibile potenziare l’efficacia del Servizio sanitario regionale, intercettando tutte quelle fragilità, soprattutto tra i giovani, che è necessario prendere in carico prima che possano diventare gravemente patologiche”.
Assistenza garantita per l’assessora alla Salute, Giovanna Volo: “È ben chiaro a tutti che il crescente disagio psicologico vissuto sia dai giovani sia da chi è in età più avanzata pone la necessità di garantire a tutti assistenza non solo di tipo clinico ma finalizzata alla riduzione e alla risoluzione di questo disagio. Lo psicologo di base è un professionista che individua il problema e indirizza il paziente a colui che, nell’ampio ventaglio degli specialistici, risulta il maggiormente indicato. Opererà in stretto rapporto con le comunità scolastiche, proprio per intervenire sulle situazioni di maggiore difficoltà dei giovani, che manifestano sempre più segni di isolamento, soprattutto dopo il lungo periodo della pandemia”.
Il decreto disciplina la formazione degli elenchi provinciali degli psicologi delle cure primarie, che verranno istituiti in ciascuna Asp, e la gestione degli incarichi convenzionali, la definizione delle specifiche competenze e dei titoli degli psicologi di base, i criteri di valutazione. Tra gli obiettivi del servizio, quelli di intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure sia per il pronto soccorso, individuare i bisogni di benessere psicologico inespressi della popolazione, organizzare e gestire l’assistenza psicologica distrettuale rispetto ad altri tipi di cura, realizzare una buona integrazione con tutti i servizi specialistici, gestire i problemi comportamentali ed emotivi derivanti dalla pandemia da Covid-19 o da altre situazioni emergenziali.
Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Sanità all’ARS, ha seguito tutto l’iter: “La Sicilia è l’unica Regione d’Italia ad avere aumentato la copertura finanziaria fino a quasi 7,4 milioni di euro. Una disponibilità di fondi non scontata, ma votata in Commissione e accolta dal Governo Schifani che desidero ringraziare per la collaborazione e la sensibilità mostrata. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – conclude l’on. Laccoto – entrerà così in vigore una legge di civiltà, un provvedimento atteso sia dagli psicologi che dai cittadini in considerazione della crescente domanda di assistenza e supporto che viene da tutte le fasce della popolazione, dai più giovani agli anziani”.
Per usufruire della prestazione professionale basterà pagare il ticket, a richiedere l’intervento dello psicologo di base può essere sia il pediatra che il medico di base. La legge prevede due psicologi di base ogni cinquantamila abitanti, prevenzione e salute mentale entrano a regime anche in Sicilia. La presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, Gaetana D’Agostino, in seguito all’approvazione del decreto firmato dal presidente della Regione, Renato Schifani, ha espresso soddisfazione per l’obiettivo raggiunto: “Come Ordine abbiamo seguito passo dopo passo la stesura di un testo, elaborato e modificato durante i lavori della sesta commissione all’Ars, che rispecchiasse le reali esigenze del territorio e dei siciliani. Adesso toccherà alle aziende sanitarie provinciali formare gli elenchi e le graduatorie dei professionisti, ma possiamo dire con certezza che questa è una vittoria della civiltà che afferma il diritto di ciascuno alla tutela della salute psicologica”.