Dopo la conferenza dei servizi del 18 ottobre sul resort di Ognina, interviene Marco Mastriani, segretario della sezione di Siracusa per l’Ente Fauna Siciliana e afferma: “Personalmente sono contrario alla realizzazione di ulteriori villaggi turistici lungo la costa siracusana, già compromessa da tanti edifici e strutture private realizzate nei decenni passati che hanno non solo deturpato la costa, il paesaggio e in molte aree anche vietata di fatto la fruizione pubblica della risorsa mare. Nel merito – dice ancora – i livelli di tutela del piano paesaggistico chiariscono in maniera indelebile l’importanza del paesaggio come bene culturale e quindi come elemento da preservare e tutelare, specialmente in un tratto di costa siracusana dove rimane ancora non edificato questo lembo di terra tra Ognina e Fontane Bianche e che rappresenta realmente un bene culturale e un’attrazione naturale che deve essere tutelata ma anche valorizzata per una adeguata e consapevole fruizione. Dopo il no della conferenza dei servizi, si vada oltre e si realizzi concretamente un piano di intervento che mette in risalto le testimonianze culturali, archeologiche, ambientali e naturali di quel magnifico tratto di costa che preserva importanti resti archeologici e testimonianze del passato. Passeggiando lungo la costa – continua Mastriani – oltre ad ammirare la bellezza del porto di Ognina, la cui importanza è già accertata in periodo preistorico, possono essere visitati beni culturali importanti come la torre di Ognina, la cui testimonianze risalgono già al XV sec. d.c., utilizzata per l’avvistamento di eventuali incursioni e recentemente ristrutturata, le antiche fornaci di periodo romano, molteplici latomie superficiali e diverse piante che vivono in ambienti costieri e che avvalorano l’importanza ambientale dell’area. Pertanto si inizi a pensare ad una concreta valorizzazione dell’intero tratto di costa che possa mettere in risalto l’importanza culturale e naturale dei luoghi, consentendo una più adeguata fruizione per i visitatori che possono ammirare la bellezza dei luoghi, profondamente in stretto contatto con la risorsa mare. Si continui – prosegue – a parlare e ad operare per la tutela dei luoghi, ma allo stesso tempo non si abbandonino e si portino avanti azioni e progetti di valorizzazione culturale degli stessi, al fine di puntare sempre di più su un modello di sviluppo turistico che si incentri sul conoscenza del patrimonio culturale, ambientale, naturale e in generale sull’Ecoturismo, preservando allo stesso tempo la naturalità dei luoghi. Ora si passi concretamente alla valorizzazione culturale dell’intero tratto di costa con il pieno coinvolgimento dei cittadini.