“Da uomo delle istituzioni non riesco a dormire la notte a pensare che si è violato lo Statuto della Regione Siciliana, norma costituzionale”. Pippo Gianni annuncia un ricorso al Cga, “proponendo l’azione di revocazione, per ripristinare la giustizia che era stata violata dalle sentenze emesse dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana”. Gianni in occasione delle elezioni regionali del novembre 2012 era stato eletto deputato regionale: avverso il risultato di quelle elezioni, Pippo Gennuso, ha proposto ricorso innanzi al Tar Palermo, lamentando dei vizi “che, come mi dicono i miei avvocati, e come già sostenevamo allora, erano solo delle mere irregolarità, e come tali non in grado di incidere sul risultato elettorale”, “giustamente, il Tar dichiarava l’inammissibilità del ricorso”, dice Gianni. Poi il ricorso di Gennuso al Cga e la sentenza a lui favorevole. “Il vero problema che mi assillava, e ci assillava, e oggi mi assilla a maggior ragione, come rappresentante delle istituzioni, è l’assolutamente assurdo precedente che si e’ venuto a creare: ossia la possibilità che, ogni qual volta lo si voglia, possa mettersi in discussione l’elezione vera di un singolo parlamentare”, dice Gianni. “Avevo riposto profonda fiducia nella Magistratura Amministrativa, fiducia disattesa poi da quelle pronunce, che ho sempre ritenuto ingiuste, perchè prive di ogni fondamento giuridico, ma di cui ho dovuto accettare l’esito”.
Adesso “a seguito delle vicende penali riguardanti l’ex presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa siciliano Raffaele Maria De Lipsis”, “mi corre l’obbligo morale, in qualità di elettore siciliano, e rappresentante delle istituzioni statali, regionali e comunali per anni, di ripristinare la giustizia violata con quelle sentenze, che mai sarebbero venute ad esistere se non in ragione della corruzione del De Lipsis”, “per tali ragioni ho chiesto ai miei avvocati di proporre l’azione di revocazione avverso quelle pronunce, sperando di riacquistare, e far riacquistare agli elettori, quella fiducia tradita”, afferma Gianni.