In Sicilia continuano ad aumentare i richiedenti del reddito di cittadinanza. Nonostante la fine dell’emergenza sanitaria, l’economia siciliana non dà ancora le dovute sicurezze a moltissime famiglie, che non riescono a sbarcare il lunario e si ritrovano a dover ricorrere all’aiuto dello Stato.
In valori assoluti, secondo i dati resi noti dall’Osservatorio dell’Inps, tra gennaio e maggio di quest’anno sono 133.658 i nuclei che hanno richiesto il reddito di cittadinanza, il 17,8% del totale nazionale, mentre nell’intero anno 2021 la percentuale era ferma al 15,8%. La Sicilia si pone al secondo posto tra le regioni italiane per numero di richieste, seconda solo alla Campania, che arriva al 20,9% del totale. Al contrario, la regione in cui i valori si mantengono più bassi è la Valle d’Aosta, con appena lo 0,1% del totale. A livello provinciale, Palermo vince sulle altre con il 5,2% delle richieste a livello nazionale, seguita da Catania, in cui si scende di un punto percentuale; scendendo, si incontrano Messina, con l’1,8%, Siracusa e Trapani, entrambe ferme all’1,5%, e poi Agrigento, con l’1,3% delle istanze. Al di sotto del punto percentuale le ultime tre province: Caltanissetta (0,9%), Ragusa (0,8%) e poi Enna (0,5%).
Nei primi 5 mesi del 2022, sono stati 266.030 i nuclei familiari che hanno percepito almeno una mensilità del reddito di cittadinanza, coinvolgendo 647.878 persone in totale, con un importo mensile medio di 624,59 euro, ben più alto della media nazionale che si ferma a 582,84 euro; la pensione di cittadinanza è stata percepita da 19.590 nuclei, per un totale di 22.896 persone coinvolte, con un importo medio di 280,04 euro, allineata con la media nazionale. Nel solo mese di maggio, hanno percepito il reddito di cittadinanza ben 182.536 nuclei familiari siciliani, composti da 434.775 persone, che hanno ricevuto mediamente 613,09 euro. La pensione di cittadinanza, invece, è andata a 16.597 nuclei familiari, e un importo medio di 272,62 euro; anche in questo caso, l’importo del RdC è ben più alto della media nazionale, che si ferma a 575,27 euro. A livello nazionale, nel mese di maggio scorso, i nuclei beneficiari di RdC e PdC sono stati 1,05 milioni in totale, con 2,25 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 542 euro (575 euro per il RdC e 273 euro per la PdC).
Per area territoriale, il 62% degli ammortizzatori sociali è andata al sud e isole, il 22% al nord e il 16% al centro. L’importo medio varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare: si parte da un minimo di 447 euro per i nuclei costituiti da una sola persona e si arriva a un massimo di 718 euro per le famiglie con cinque componenti.
Per i nuclei che comprendono bambini e ragazzi, oltre 329mila, con 1,19 milioni di persone coinvolte, l’importo medio mensile è di 669 euro, e va da un minimo di 584 euro per i nuclei composti da due persone a un massimo di 723 euro per quelli composti da cinque persone. I nuclei con presenza di disabili sono quasi 170 mila, con 380 mila persone coinvolte. L’importo medio è di 470 euro, con un minimo di 368 euro per i nuclei composti da una sola persona e un massimo di 681 euro per quelli composti da cinque persone. In generale, la platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta da 1,93 milioni di cittadini italiani, 226 mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno Ue e quasi 84 mila cittadini europei.