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Record negativo di nascite a Siracusa, Osservatorio civico: ”Nel 2024 solo 665 nuovi nati”

Diredazione SB

Mar 31, 2025

”L’inverno demografico ha raggiunto anche da noi dimensioni da allarme rosso, con impatti ormai evidenti anche per l’economia e il welfare – dichiara il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello – la popolazione di Siracusa continua a diminuire e lo scorso anno sono nati soltanto 665 bambini (336 i
maschi e 329 le femmine). Anche quella della provincia cala ancora, arrivando a 382.690 persone, con una forte diminuzione rispetto alle 404 mila di qualche anno fa”.
”In tutta provincia – precisa Sorbello – sono nati 2.460 bambini (1.191 femmine, 1.269 maschi), mentre i morti sono stati 4.424, con un saldo naturale negativo di circa 2mila persone”.

”Mettere al mondo un figlio oggi è una scelta che non ha nulla di scontato – rileva ancora Salvo Sorbello – certo, ci sono le oggettive condizioni di incertezza economica dei giovani rispetto a lavoro, casa, futuro, ci sono la mancanza di servizi, la penalizzazione che scontano le madri lavoratrici e l’inadeguatezza delle politiche di sostegno. Ma tutto ciò non basta a spiegare la drammatica situazione odierna”.

Fare un figlio, beninteso – precisa il presidente dell’Osservatorio Civico – deve sempre essere una libertà, non certo un obbligo. Ma rendiamoci conto che questa libertà porta benefici a tutti. Nessuno vuole convincere nessuno a fare figli: i figli si fanno perché si desiderano. Ma chi un figlio lo desidera, deve avere la libertà di poterlo fare”.

”Oggi invece, anche nella nostra realtà locale – sottolinea Salvo Sorbello – chi i figli non li vuole è libero di non farli — e ci mancherebbe! — mentre chi i figli li vuole non è libero di farli, perché fare un figlio è la seconda causa di povertà, dopo la perdita del lavoro. Non dimentichiamo che, secondo l’indagine che
quantifica la propensione al risparmio delle famiglie a livello provinciale, a Siracusa siamo all’ultimo posto in Italia, le nostre famiglie hanno potuto risparmiare solo il 4,6% del loro reddito, evidenziando in tal modo una situazione di maggiore difficoltà nel mettere da parte risorse per il futuro.
La situazione economica generale è preoccupante e quella a livello locale, con la crisi del petrolchimico, lo è ancora di più. Mancano investimenti in alto valore aggiunto, si continua a procedere con interventi tampone, che fanno poco per la riqualificazione produttiva del nostro territorio nel lungo periodo. E manca la piena consapevolezza dell’importanza cruciale della costruzione del capitale umano: siamo da decenni esportatori di cervelli e rischiamo così di trasformarci in una terra di turismo e pensionati”.

”Se c’è conciliazione vita-lavoro, un’occupazione stabile, sostegni economici, è chiaro comunque che tutto questo aiuta a fare i figli che si desiderano. In tale contesto è importante – conclude Salvo Sorbello – che i nostri Comuni partecipino al bando che scadrà giovedì prossimo, per la costruzione di nuovi asili nido o la
riconversione di edifici pubblici non già destinati ad asili nido”.

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