“I deputati e senatori della Repubblica hanno un trattamento economico abbondante”.
Lo riporta sul proprio sito online il quotidiano, Tp24. Un deputato può arrivare a 10.400 euro, un senatore a 12.740 euro netti al mese a cui si aggiungono altre somme.
Gli importi sono pubblici, indicati sul sito della Camera, e si legge che “l’importo netto mensile dell’indennità parlamentare risulta pari a circa 5.000 euro. Tale misura netta è determinata sulla base dell’importo lordo di 10.435,00 euro, sul quale sono effettuate le dovute ritenute previdenziali e fiscali. Per i deputati che svolgono un’altra attività lavorativa, l’importo netto dell’indennità ammonta a circa 4.750 euro, corrispondenti a 9.975,00 euro lordi”.
Cinquecento euro in più al Senato per chi non svolge altre attività lavorative. Ma poi c’è la diaria, cioè le spese di vitto e alloggio: “viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma un ammontare mensile 3.503,11 euro”.
Si tratta di un somma non tassata, che quindi viene incassata netta. Lo stipendio, dunque, sale al netto, con queste due voci, a 8.500 euro al mese, i senatori sfiorano i 9 mila euro netti.
Poi ci sono ancora le spese di viaggio: “per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto utilizzato per i collegamenti con Roma” i rappresentanti parlamentari hanno diritto “a un rimborso forfettario individuato in base a due fasce chilometriche. Qualora la distanza da percorrere sia pari o inferiore a 100 km, il rimborso ammonta a 3.323,70 euro trimestrali; nel caso sia superiore, l’importo è pari a 3.995,10 euro a trimestre”.
In soldoni significa: tra i 1.000 e i 1.300 euro netti al mese in più, per i senatori l’importo mensile è fisso a 1.650 euro.
A questa somma si aggiunge pure il rimborso spese per gli staff e l’attività politica di deputati e senatori. Ai deputati è riconosciuto un rimborso mensile di 3.690 euro: metà forfettaria, l’altra metà deve essere rendicontata con regolari contratti di consulenza o collaborazione. Per i senatori la voce sale a 4.180 euro: anche qui, 2.090 euro dati sempre in busta paga al senatore, gli altri 2.090 solo se rendicontati.
E poi ancora: senatori e deputati “usufruiscono di tessere strettamente personali per i trasferimenti sul territorio nazionale, mediante viaggi aerei, ferroviari e marittimi e la circolazione sulla rete autostradale”. C’è poi pure il bonus per comprare tablet, smartphone, schermi a 34 pollici, auricolari e pc, che da 2.200 euro è arrivato a 5.500 euro.
I nostri politici, con queste cifre, guadagnano più dei colleghi europei. Subito dopo gli austriaci, più indietro i tedeschi. Poi a grande distanza tutti gli altri. Il quadruplo dei politici spagnoli e dieci volte in più dei pari ruolo di Bulgaria e Romania.