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Priolo Gargallo lancia il “Patto per il futuro“

Diredazione SB

Dic 11, 2024

Trasformare il territorio di Priolo Gargallo in un modello di sviluppo sostenibile, capace di coniugare innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e crescita sociale. 

È l’obiettivo finale de “Il Patto per il Futuro”, stipulato ieri tra il Comune di Priolo Gargallo e il CURSA di Roma, il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e l’Ambiente. 

A siglare l’intesa il sindaco Pippo Gianni e il direttore del Cursa Stefano Banini.

In rappresentanza di Confindustria era presente l’ing. Carmelo Di Noto.

Migliorare le condizioni ambientali del territorio e soprattutto quelle sociali, occupazionali ed economiche del contesto locale è il punto di partenza del Patto, che si basa sulla logica di un approccio partecipato, in cui sono chiamati a contribuire il Comune, le imprese del distretto, eventuali enti sovracomunali, le autorità nazionali. 

Il Comune di Priolo – che ritiene che il fine della riduzione del disagio sociale, legato alla mancanza di lavoro, debba essere perseguito sinergicamente agli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale a cui sono tenute, direttamente o indirettamente, numerose aziende del distretto industriale locale – ha deciso di avvalersi della collaborazione del CURSA, come partner pubblico interessato ad attivare localmente un laboratorio sulla sostenibilità ambientale e sociale e da sempre impegnato a costruire strategie di intervento nel campo dell’innovazione sociale e ambientale: dalla volontà quindi di attuare azioni e interventi per migliorare le condizioni di benessere sociale della comunità di Priolo Gargallo, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, nasce il “Patto per il Futuro – PRIOLO GARGALLO 2030 Lavoro, Sostenibilità e Innovazione”. L’accordo ha la durata di 36 mesi.

“Il patto è concepito per dare impulso ad azioni e interventi volti a contrastare le situazioni di disagio, associate ai problemi di inserimento nel mondo del lavoro, ricercando, anche con misure innovative, un apporto più diretto delle realtà produttive locali improntato alla sostenibilità e nell’ottica di migliorare i livelli di benessere dei cittadini di Priolo Gargallo – spiega il sindaco Pippo Gianni. Questo strumento assume una valenza strategica, non solo come catalizzatore di risorse e competenze, ma anche come un modello operativo per la creazione di sinergie tra il settore pubblico e quello privato“. 

“CURSA sarà il partner scientifico e tecnologico del Comune di Priolo Gargallo. Con un’elevata competenza nel campo della sostenibilità e dell’innovazione, forniremo il know-how necessario per la realizzazione del patto, in particolare per quanto riguarda la ricerca, lo sviluppo e la progettazione di soluzioni innovative. In particolare ci occuperemo di sviluppare i progetti formativi legati alla sostenibilità sociale, ambientale e industriale, nonché della valorizzazione degli asset dismessi”, afferma il direttore del CURSA, Stefano Banini. 

La presenza di aree industriali dismesse rappresenta infatti una risorsa potenziale per nuovi insediamenti produttivi e per il rilancio di attività legate alla transizione ecologica ed energetica. Le imprese potranno, infatti, riconvertire parte degli asset dismessi per progetti energetici e ambientali.

Un altro aspetto rilevante del Patto riguarda la formazione e l’inclusione lavorativa. Si prevede lo sviluppo di percorsi formativi, in collaborazione con Istituti Tecnici Superiori e Università, finalizzati a qualificare la forza lavoro locale in funzione delle esigenze del distretto industriale ma anche per formare nuove figure proprio sui temi della sostenibilità ambientale e sociale, ovvero temi di grande interesse e prospettiva per le proiezioni future del mercato del lavoro, soprattutto se trattati secondo una visione integrata.

L’accordo con il CURSA si presenta anche come una piattaforma aperta per l’innovazione: uno degli aspetti centrali sarà l’adozione di tecnologie digitali e strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale (AI), volti a supportare la gestione e il monitoraggio delle attività del patto.

Un’innovazione importante che sarà introdotta nel contesto del patto è l’utilizzo di smart contracts, strumenti digitali, basati sulla tecnologia blockchain, che garantiranno trasparenza e sicurezza nella gestione delle risorse e nel rispetto degli accordi tra le parti.

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