“Nella giornata di ieri ho rassegnato le mie dimissioni dall’incarico di Assessore del Comune di Priolo Gargallo. Avendo denunciato fatti meritevoli di approfondimento da parte della Procura della Repubblica di Siracusa, ho ritenuto opportuno rimettere il mio mandato nelle mani del Sindaco“. Così ha scritto sui suoi profili social Christian Bosco, attuale assessore all’Urbanistica, all’Industria e Legalità e Trasparenza nel comune di Priolo Gargallo.
“Nonostante il sindaco, Pippo Gianni – scrive ancora Bosco – goda della mia fiducia e della mia stima, tengo a precisare che non potrà esserci alcun (ulteriore) sostegno da parte mia almeno fino a quando non si procederà all’azzeramento degli incarichi di vertice ed alla rotazione del personale coinvolto nella gestione dei grandi appalti, così come previsto dalla normativa anticorruzione“.
“Io non giro mai la testa dall’altra parte – ha aggiunto Bosco – e questo deve essere ben chiaro a tutti. Da sempre ho deciso di stare dalla parte della Giustizia“.
Christian Bosco ha lasciato il proprio ruolo istituzionale, motivando le dimissioni con la necessità di garantire trasparenza e correttezza in merito alle indagini in corso sui grandi appalti gestiti dall’ente dopo che, nei giorni scorsi, è stato ascoltato dai magistrati come persona informata dei fatti.
Bosco ha spiegato che la sua decisione è maturata per rispettare il percorso di giustizia da lui stesso avviato con le denunce presentate, citando lo storico presidente della Repubblica, Sandro Pertini: “Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo”. Bosco ha rivelato che non aveva avvertito il sindaco delle dimissioni e che queste sono state formalizzate il giorno successivo alla sua audizione in Procura, avvenuta martedì prima della presentazione dei risultati del sistema Nose proprio in tribunale.
Si attende adesso l’evoluzione delle indagini, ma intanto il sindaco di Priolo, Gianni si dice “stupito, stranito e non poco adirato.
“Io non so di cosa parli Bosco – dichiara Gianni – l’assessore è delegato dal primo cittadino e oltre a denunciare deve dire cosa non va proprio al sindaco, che potrebbe intervenire. Io sono il programmatore, dico quello che bisogna fare, poi ci sono i dirigenti. Parla di grandi appalti? Non me ne occupo, io do indicazioni agli uffici competenti e poi cerco i finanziamenti, le procedure amministrative non dipendono da me. Incarichi di vertice e rotazioni? I grandi comuni possono farlo, noi no. Spostando i dirigenti di settore e uffici, questi potrebbero non avere le competenze per svolgere il nuovo lavoro assegnato. Ma ripeto, Bosco doveva riferire ogni cosa, è delegato del sindaco e guardando le carte avrebbe dovuto avvisarmi”.