Da 74 giorni stazionano all’esterno del Municipio di Priolo
Gargallo, attuando un parziale sciopero della fame. Si tratta degli operai della
zona industriale che hanno lavorato a contatto con l’amianto; chiedono che
venga rivista la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania, che di fatto
ha annullato gli effetti di quella del Tribunale di Siracusa, che vedeva
riconosciuti diritti e benefici previdenziali per i lavoratori occupati in un
sito nel quale era stata accertata la presenza di amianto.
A fianco degli operai, il Sindaco di Priolo Pippo Gianni, estensore e promotore
della legge regionale 10 del 2014, che ha portato all’istituzione del Centro
Regionale amianto al Muscatello di Augusta. Il primo cittadino ha voluto
fortemente anche l’apertura dello sportello amianto al Comune di Priolo.
“Quanti morti dobbiamo ancora contare – si chiede il Sindaco Gianni – affinchè
il Governo nazionale emani la direttiva che consentirà a queste persone di
avere dallo Stato delle risposte concrete?”.
“Ci stiamo umiliando di fronte all’Italia intera – ha commentato il Coordinatore regionale ONA, Calogero Vicario – per difendere un nostro diritto. Nei nostri polmoni sono state trovate tracce di amianto. Continuiamo a chiedere, così come hanno già fatto il presidente ONA Bonanni e il Sindaco Pippo Gianni, l’intervento del Ministro del Lavoro e della previdenza sociale. Auspichiamo che venga a trovarci a Priolo per risolvere questa incresciosa e vergognosa vicenda”.