Il ritorno della commedia, una stagione più lunga e la riscoperta di una tragedia da tempo dimenticata. Sono alcune delle novità che segneranno il cinquantatreesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. La Fondazione Inda si appresta ad allestire la nuova stagione forte del record di presenze fatto registrare lo scorso anno con 119 mila spettatori in 42 giorni di rassegna, un incremento nel numero delle presenze del 4 per cento rispetto al 2015 e una crescita del 34 per cento negli ultimi dieci anni.
Il cartellone del cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici sarà dedicato al legame tra la città e il teatro nell’anno in cui si celebrerà il 2.750° anniversario della Fondazione di Siracusa. Il programma delle rappresentazioni, pensato dal commissario straordinario dell’Inda Pier Francesco Pinelli supportato dalla commissione di esperti formata da Massimo Bray, Roberto Andò, Luciano Canfora e Giovannella Scaminaci, prevede la produzione e messa in scena delle tragedie “Sette contro Tebe” di Eschilo e “Fenicie” di Euripide e della commedia “Rane” di Aristofane. Il debutto è previsto il 6 maggio con l’opera di Eschilo e la stagione si protrarrà fino all’8 luglio. Le due tragedie si alterneranno dal 6 maggio al 25 giugno poi, dopo tre giorni di riposo, è previsto l’esordio della commedia “Rane” che sarà in scena dal 29 giugno all’8 luglio per un totale di 54 rappresentazioni, ben 12 in più rispetto all’anno precedente. Il 19 giugno verrà poi riproposta la Giornata mondiale del Rifugiato, tributo d’impegno civile in cui il territorio di Siracusa è costantemente in prima linea.
“Il Festival di Siracusa è la più importante rassegna di teatro di prosa in Italia – ha ribadito il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli –. Lo scorso anno 119 mila persone hanno scelto di assistere a un evento culturale che solo l’Inda e Siracusa possono offrire. Ripartiamo da questo consenso per allestire una stagione di grande qualità”.
Le tre nuove produzioni saranno condotte da registi che oggi costituiscono riferimenti importanti nel teatro italiano. Marco Baliani dirigerà “Sette contro Tebe”, tragedia che sarà rappresentata per la quarta volta a Siracusa dopo gli allestimenti del 1924, 1966 e 2005; Valerio Binasco metterà in scena “Fenicie”, l’intensa opera di Euripide che torna al Teatro Greco di Siracusa a distanza di 49 anni dall’unica rappresentazione, nel 1968. A Giorgio Barberio Corsetti è stata affidata “Rane”, inserita nel cartellone delle rappresentazioni classiche per la terza volta dopo il 1976 e il 2002, anno in cui la regia fu affidata a Luca Ronconi. I traduttori sono invece Giorgio Ieranò per “Sette contro Tebe”, Enrico Medda per “Fenicie” e Olimpia Impero per “Rane”.