“Soldi spesi senza un reale motivo”. Così Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4 e componente di Fratelli d’Italia Siracusa, commenta l’installazione del nuovo ponte ciclopedonale in Ortigia. “Quest’ultimo – spiega il leader del movimento – non risponde a nessuno degli strumenti urbanistici di pianificazione della città, né al Piano regolatore generale né al Piano particolareggiato di Ortigia, che non lo prevedevano, ma neanche alla pianificazione di settore, ovvero al P.u.m.s. e al Biciplan, che sono richiamati in premessa nelle determine del procedimento amministrativo quasi a giustificare la necessità di attingere ai finanziamenti per le ciclovie urbane. “Invece, – spiega Mangiafico in un video sul proprio profilo Facebook in cui è intervenuto anche Davide Biondini (comitato Ortigia resistente)- il Piano urbano di mobilità sostenibile, adottato nel 2019 dal Consiglio comunale, prevede la ciclabile nel ponte umbertino e non prevede alcun ponte ciclopedonale e il Biciplan, redatto nel marzo 2021 dalla società Polinomia s.r.l., addirittura riporta nelle pagine 34-36 che l’isola di Ortigia è già dotata di un sistema di ciclabili in ingresso e uscita sui due ponti esistenti con percorso pedonale protetto e che l’isola non necessita, dunque, di un ulteriore approfondimento, tant’è che lo strumento concentra la sua attenzione altrove, prefigurando il sistema di ciclabili poi realizzato dall’Amministrazione comunale.”
In breve, secondo Mangiafico il ponte è poco utile, motivo per il quale – probabilmente – non è stato previsto dai progettisti nella visione della città futura. Ma veniamo ai costi della struttura. “Il ponte – ricostruisce Mangiafico – è costato molte volte alle tasche dei siracusani: per 213 mila euro perché tratti direttamente dalle casse comunali nel bilancio del 2024, per 677 mila euro perché frutto del finanziamento del Ministero dei trasporti che avrebbe potuto, invece, sostenere le opere che il Biciplan davvero richiedeva in ossequio al P.u.m.s. e per 130 mila euro per i fondi della legge su Ortigia che avrebbero potuto essere utilizzati per scorrere le graduatorie dei privati che attendono oppure realizzare altre opere nel centro storico ben più utili”.
Le opere previste dal Biciplan in conformità al PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) rappresentano, secondo il leader politico, una delle principali ragioni del mancato funzionamento delle piste ciclabili in città. “Matteo Dondè, progettista delle ciclabili – aggiunge – aveva pianificato il completamento della “Parkway”, la creazione di due linee di trasporto pubblico rapido (BRT) collegate al viale Ermocrate e a Targia, la realizzazione di parcheggi di interscambio e la costruzione della ciclovia del mare per servire le zone balneari. Tuttavia, queste infrastrutture non sono state realizzate a causa della decisione di dare priorità alla costruzione di un terzo ponte”.
“Appare “opaca”, poi, anche la procedura di affidamento dei lavori, che alla fine sono costati oltre un milione di euro, come da variante del 30/12/2024. – conclude Mangiafico – L’Amministrazione avrebbe potuto procedere con una gara pubblica o comunque dovuto procedere ad una gara almeno negoziata con dieci operatori qualificati, invece nel 2022 non sapeva che l’opera sarebbe costata oltre un milione di euro ma immaginava costasse circa 800 mila euro e decide per una procedura negoziata con pochi inviti cui risponde un solo operatore per cui poi, nel dicembre del 2024, sostiene che “oramai” non è più il caso di procedere alla gara pubblica perché si rischia di non rispettare le tempistiche pretese dal ministero. Sarebbe utile, su questo percorso amministrativo, sentire un pronunciamento dell’Anac. Magari, con la gara aperta, alla fine avrebbe vinto lo stesso operatore, ma i cittadini avrebbero evitato di assistere, come al solito, ad affidamenti diretti e procedure negoziate, così insistenti da parte dell’attuale Amministrazione comunale“