L’associazione “Per la città che vorrei”, molto attiva in città, da un anno presente anche nel Runts, Registro Unico Nazionale Terzo Settore, ha voluto coinvolgere da sempre, altre realtà associative portando avanti la sua missione nel far rete e sviluppare coesione nella comunità cittadina. “Notevoli sono stati gli obiettivi raggiunti – dice il presidente Sergio Pillitteri – non ultima l’esperienza importante e lungimirante portata avanti da questa amministrazione comunale, intuizione dell’Assessore Granata, che diede l’impulso adeguato, in occasione della candidatura di Siracusa a capitale della cultura, dove l’associazione contribuì con nettezza alla massiccia programmazione e progettazione per la nostra città. Riteniamo che quel modello di sinergia portato avanti con abnegazione, quel confronto e quel team produttivo, possano essere anche nel medesimo modo operativo, la chiave di lettura anche per questa nuova fase, anche per questa costituente relativa al Registro delle associazioni in città. La nostra associazione culturale ha tante idee e progetti nel cassetto, molti di questi ormai da anni sono diventati realtà: il Premio Tiche, il Maggio dei libri solo per citarne alcuni. Proprio perché siamo in tanti ad essere attivi e propulsivi in città, proponiamo l’idea di programmare un vero e proprio Festival delle associazioni, una sorta di laboratorio culturale nella città aperto a tutti , con l’obiettivo di presentare e far conoscere ai cittadini la fervente attività portata avanti con passione e sacrifici da tanti volontari in diversi settori”.
L’associazione propone una due giorni per incoraggiare l’integrazione sociale e la solidarietà. “Ogni associazione – conclude Sergio Pillitteri – potrebbe essere protagonista, autopromuoversi, mostrando come si concretizza l’attività sociale. Insomma una sorta di “EXPO DELLE ASSOCIAZIONI”, il cuore pulsante della città attiva e della partecipazione dal basso, testimoniando così ancora una volta quanto sia piacevole ma soprattutto utile fare rete, perché permette di costruire una comunità sempre più forte, partecipe e coesa”.