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Pallavolo B2 femminile, Melilli vince e si porta al terzo posto. Il presidente Luigi Distefano: “Amareggiato per le accuse di razzismo dell’allenatore avversario al nostro pubblico”

DiMaurilio Abela

Feb 16, 2025

Vittoria su San Lucido e sorpasso in classifica sul Cus Catania. E’ stato un sabato da incorniciare per Melilli Volley, grazie al successo 3-1 in rimonta ottenuto sulle calabresi e alla contemporanea sconfitta esterna delle etnee, con lo stesso punteggio, a Capo D’Orlando. La squadra di Luca Scandurra si riaccomoda al terzo posto, a 33 punti in classifica, ad una sola lunghezza dalla vicecapolista Volley Valley, ferma per osservare il suo turno di riposo.

Starting six con Minervini in regia, Vescovo e Giorgia Miceli posto 4, Chiara Miceli e La Mattina al centro, Marcello opposto e Natalizia libero. Il match comincia in salita per le padrone di casa, costrette sempre a rincorrere in un primo set in cui nessun fondamentale funziona come dovrebbe e con le ospiti più determinate e brave anche ad approfittare degli errori gratuiti commessi dalle ragazze in completo neroverde. San Lucido quasi sempre avanti nel punteggio fino al 25-22 realizzato da Giardini.

Vittoria su San Lucido e sorpasso in classifica sul Cus Catania. E’ stato un sabato da incorniciare per Melilli Volley, grazie al successo 3-1 in rimonta ottenuto sulle calabresi e alla contemporanea sconfitta esterna delle etnee, con lo stesso punteggio, a Capo D’Orlando. La squadra di Luca Scandurra si riaccomoda al terzo posto, a 33 punti in classifica, ad una sola lunghezza dalla vicecapolista Volley Valley, ferma per osservare il suo turno di riposo.

Starting six con Minervini in regia, Vescovo e Giorgia Miceli posto 4, Chiara Miceli e La Mattina al centro, Marcello opposto e Natalizia libero. Il match comincia in salita per le padrone di casa, costrette sempre a rincorrere in un primo set in cui nessun fondamentale funziona come dovrebbe e con le ospiti più determinate e brave anche ad approfittare degli errori gratuiti commessi dalle ragazze in completo neroverde. San Lucido quasi sempre avanti nel punteggio fino al 25-22 realizzato da Giardini.

Dal secondo parziale in poi però la fisionomia della sfida cambia radicalmente. Melilli rientra in campo con uno spirito diverso, l’equilibrio perdura fino al 6-6, poi le locali allungano con Vescovo, La Mattina e Chiara Miceli, portandosi sul 16-9. Entra Isgrò, che sigla il 19-13, poi Marcello, ancora Chiara Miceli e Di Lorenzo in battuta realizzano i punti necessari per conquistare il set, che termina 25-15. Anche nel terzo Melilli costantemente avanti nel punteggio (tranne sull’8-9 e sul 9-10). Il diciassettesimo punto arriva grazie ad una palla salvata con grande bravura dal libero Gaia Natalizia, che propizia il muro vincente di Chiara Miceli. Nel mezzo proteste e recriminazioni da parte del tecnico Marco Esposito e della palleggiatrice Maria Eva Carnevale che, in più di un’occasione, hanno manifestato rabbia e malcontento all’indirizzo dell’arbitro, facendo salire la tensione. Si capirà a fine gara cosa è avvenuto. Nel frattempo Aurora Vescovo ne fa 3 di fila ed è 20-16, ma San Lucido non si arrende e si porta a -1, trovando poi persino la parità (22-22). Ci pensa Alessia Marcello, con due schiacciate consecutive, a consegnare 3 set ball alle sue compagne, che chiudono 25-22 grazie ad un errore di Giardini. Melilli intravede la vittoria piena e non si lascia sfuggire l’occasione, completando l’opera in un quarto set quasi a senso unico e terminato 25-18, con il punto finale realizzato da Chiara Miceli.

A fine match il presidente Luigi Distefano non è riuscito a trattenere la sua amarezza per quanto accaduto in un frangente della partita. “Ci hanno accusato di essere razzisti – ha spiegato – e noi questo non lo permettiamo a nessuno. Il nostro è un pubblico caloroso ma civile e nessuno può insinuare il contrario”. Il riferimento è al fatto che, durante la partita, l’allenatore delle calabresi ha protestato con l’arbitro perché, a suo dire, i tifosi di casa avrebbero fischiato la giocatrice di colore Katileny Giardini. I nostri sostenitori hanno fischiato, suonato trombette e tamburi, in maniera generalizzata, senza prendere di mira nessuno in particolare, men che meno per il colore della pelle. Ritengo che se ci fosse stato un’episodio del genere, gli arbitri, come è giusto che sia, avrebbero interrotto la partita. Spiace e amareggia, ripeto, questo maldestro tentativo di strumentalizzazione. All’andata, fra l’altro, il pubblico di San Lucido aveva insultato pesantemente le nostre giocatrici per lunghi tratti della partita e lì non erano fischi o trombette, ma parole offensive su cui avevamo steso un velo pietoso”.

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