Sconfitta dolorosa per l’Ortigia che, alla “Paganuzzi” di Genova, non scende in acqua con il piglio giusto e gioca solo a tratti, concedendo troppo al Quinto e, soprattutto, sprecando tantissimo in fase offensiva. Il match inizia con grande equilibrio, con le squadre che si studiano nei primi quattro minuti, durante i quali l’Ortigia sciupa due superiorità. Il Quinto invece è guardingo e sfrutta la sua prima occasione a uomo in più andando in vantaggio con Villa, per poi trovare il raddoppio con Figari, abile a finalizzare una buona ripartenza. I biancoverdi rispondono immediatamente con il tocco ravvicinato di Giribaldi, che concretizza una doppia superiorità. Nella seconda frazione, i genovesi alzano un po’ il ritmo e allungano con Panerai, quindi hanno l’occasione di andare sul +3, ma sprecano e, sul rovesciamento di fronte, subiscono il gol di La Rosa, che riporta l’Ortigia alla minima distanza. I padroni di casa provano ancora a scappar via con Puccio, ma i ragazzi di Piccardo aumentano l’intensità e colpiscono due volte a uomo in più con Giribaldi e la conclusione di La Rosa, aiutato dalla sfortunata carambola sulla testa di Veklyuk. Si va all’intervallo lungo sul 4-4. Nel terzo tempo, il match cambia direzione in un attimo, con il black-out dei biancoverdi, che subiscono un parziale di 3-0 in un minuto e mezzo. L’Ortigia reagisce con Napolitano, ma perde Cassia per tre falli e continua a soffrire il gioco del Quinto, che allunga sul 9-5 con la palombella di Nora e l’uomo in più realizzato da Puccio. Nell’ultimo quarto, i biancoverdi si scuotono e rientrano sul -1, grazie ai rigori di Inaba e Campopiano e al gol di La Rosa, ma si vedono negare il pareggio dalla parata di Ghiara su Kalaitzis all’ultimo secondo. Per l’Ortigia una sconfitta che fa male e che costringe a cambiare prospettiva e a cercare prima di tutto di non uscire dalle prime otto.
Nel dopo partita, mister Stefano Piccardo analizza così la sconfitta: “Non mi aspettavo questa prestazione da parte della squadra. In settimana avevamo lavorato bene e preparato al meglio questa gara, ma oggi l’approccio non è stato dei migliori. Non abbiamo iniziato nel modo giusto e poi abbiamo proseguito su quella linea, sbagliando tante conclusioni e tanti passaggi. Oggi, direi molto male. Va anche riconosciuto, però, che abbiamo trovato un avversario che, secondo me, ha fatto la sua migliore prestazione in questa stagione. Il responsabile, comunque, sono io e io devo trovare le soluzioni se le cose non vanno. Adesso, testa bassa e lavorare, perché bisogna subito pensare alla sfida di sabato contro il Telimar, che sarà fondamentale”.
Il tecnico biancoverde spiega il brutto passaggio a vuoto nel terzo tempo: “Abbiamo preso tre gol stupidi, uno che non dobbiamo mai prendere, perché sapevamo che sui due metri dovevamo tener d’occhio Aicardi, poi due tiri da fuori, di cui uno era leggibile. Quel momento della partita ha determinato il gap decisivo. Oggi abbiamo concesso conclusioni banali e, dall’altra parte, abbiamo tirato male, senza preparazione. Nel primo tempo, ad esempio, avevamo due contropiedi aperti e invece abbiamo scelto di concludere dalla linea esterna, quando c’era la palla ai due metri”.
Sull’obiettivo dell’Ortigia per questa stagione, Piccardo rimane lucido e centrato: “L’obiettivo resta invariato, perché credo che, se arrivi nelle prime otto, non cambia nulla, visto che comunque le prime quattro fanno le coppe, poi dalla quinta all’ottava posizione, nel play-off per l’ultimo posto in Euro Cup, ce la possiamo giocare con tutti. Quello che conta, piuttosto, è non invischiarsi nei play-out. Dunque, dobbiamo soltanto modificare la prospettiva e pensare innanzitutto a mantenerci nelle prime otto”.