Una folla commossa, ieri pomeriggio, ha partecipato ai funerali di Vincenzo Lantieri, il bambino di dieci anni di Palazzolo Acreide, morto tragicamente, dopo una caduta in un pozzo. La procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, coinvolgendo nove persone. La madre di Vincenzo ha dichiarato: “Se c’è stato un errore umano, voglio giustizia”.
La Basilica di San Sebastiano di Palazzolo Acreide era gremita da una folla commossa, mentre l’intera città piange la perdita del giovane Vincenzo. Il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, ha proclamato il lutto cittadino e molti hanno indossato magliette bianche con stampato il volto del bambino. L’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, ha presieduto il rito funebre, riflettendo: “La morte di un bambino ci pone di fronte a profonde domande sul senso della vita”.
L’Arcivescovo ha sottolineato che, nonostante la perdita fisica, “Vincenzo vive nel ricordo e nell’amore dei suoi cari. Certamente non lo vedremo con i nostri occhi, non lo abbracceremo con le nostre braccia, non lo toccheremo con le nostre mani, non lo incontreremo a casa in parrocchia, a scuola, per la strada. Non si perdono mai coloro che amiamo, perché possiamo amarli in colui che non si può perdere che è il Signore Gesù. Vincenzo non si dimentica di noi, di voi familiari anzi il suo amore è adesso più perfetto e più efficace: sentitelo vivo e operante in voi e nella vostra vita. Siamo vicini con l’affetto, la preghiera e la benevolenza ai familiari e a tutte le persone che sono state coinvolte in questa tragedia“.
A ricordarlo sono state anche le maestre, i compagni e la sorella: “Ricorderò le tue risate contagiose e lo spirito avventuroso. Non ti tengo per mano ma ti tengo nel cuore, ti tengo nella mia vita. La vita bisogna viverla come fanno i bambini con il sorriso. Basta odio e vendetta, bisogna amarci“.
Al termine la piccola bara bianca è uscita tra gli applausi e un cordone di bimbi che hanno lanciato in aria i palloncini bianchi e alcune colombe bianche. Poi la processione fino al cimitero della città.