Si sono tenuti ieri a Pachino i funerali di Antonio Malandrino, il giovane portiere del Rosolini, soprannominato “Nino saracinesca”, deceduto in seguito ad un tragico incidente stradale sulla Provinciale 26, avvenuto nella notte tra il 27 ed il 28 dicembre. Chiesa madre gremita per dare l’ultimo saluto allo sfortunato calciatore che ha perso la vita nel tremendo impatto tra l’auto sulla quale viaggiava ed un muretto. Dopo l’urto la macchina è capottata e per il ragazzo pare che la morte sia stata istantanea. Molti sono stati costretti a starsene fuori, al freddo, ma hanno atteso l’uscita del feretro, salutato da un lungo e mesto applauso ma anche dal lancio di palloncini bianchi. Sono stati appesi degli striscioni con l’immagine sorridente del portiere, piuttosto conosciuto nel suo paese per la sua gesta sportive. Il sacerdote, nel corso della sua omelia, ha provato a dare conforto alla famiglia, devastata da una tragedia così grande. Tante le lacrime versate nel corso della cerimonia funebre, scandita dai singhiozzi dei parenti e degli amici. In pochi, sono riusciti a contenere l’emozione, tra cui i compagni di squadra del Rosolini, distrutti dalla scomparsa del loro portiere.
Palloncini bianchi per Antonio, sempre sorridente nella vita come nella gigantografia che gli amici hanno piazzato a lato dell’ingresso della chiesa del Santissimo Crocifisso. L’intera comunità pachinese ha espresso partecipazione in occasione dei funerali, ai quali hanno partecipato anche le squadre calcistiche di Rosolini e Pachino.
Migliorano intanto le condizioni dei due feriti, anche loro a bordo dell’auto. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale. Il mezzo, su cui viaggiavano i tre giovani, è stato posto sotto sequestro e nelle prossime ore saranno svelati i risultati degli esami sul conducente della macchina al fine di verificare se, in quella drammatica notte, avesse bevuto alcool e assunto droghe.