Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino, hanno eseguito un’ordinanza del G.I.P. di Siracusa che dispone nei confronti di Giulio Quartarone, 35 anni, pachinese, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel territorio di Pachino, con l’ulteriore obbligo di far rientro presso la propria abitazione entro le ore 20 e fino alle ore 7 del giorno successivo e con divieto assoluto di allontanarsi da Pachino senza l’autorizzazione del Giudice.
L’ordinanza di applicazione della misura cautelare giunge all’epilogo di una delicata attività investigativa condotta dal personale del Commissariato.
In specie, nel pomeriggio del 20 luglio 2019, i poliziotti sono intervenuti nella farmacia Moncada di via Garrano di Pachino, per una rapina in atto.
Sul posto, una dipendente ha riferito che, poco prima, un soggetto, armato di coltello, con il volto travisato da un foulard, le ha intimato di consegnare il denaro contenuto nel registratore di cassa. La donna, spaventata, si è rifugiata nel retro della farmacia dove, a debita distanza, ha notato che il malvivente si è impossessato di 1500 euro, per poi darsi alla fuga.
Il personale di Polizia, intervenuto nell’immediatezza dei fatti, oltre a raccogliere le dichiarazioni della vittima, ha proceduto all’acquisizione delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza installato sia nei pressi della farmacia, sia in altri siti limitrofi, che hanno permesso di riscostruire il percorso fatto del malvivente.
Lo stesso, durante la fuga, è entrato in un’abitazione in fase di costruzione ed è uscito senza maglietta, a dorso nudo, stratagemma finalizzato per eludere eventuali sue responsabilità, in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine.
Infatti, all’interno dell’immobile suindicato, è stata rinvenuta la maglietta in questione (una T-Shirt di colore rosso) utilizzata dal malvivente per commettere la rapina.
I vari accorgimenti utilizzati dal rapinatore, sia prima che dopo la consumazione del reato, sono stati resi vani dalla ricostruzione dell’evento basatasi sulle immagini raccolte dagli investigatori e dai successivi riscontri oggettivi.
Pertanto, grazie all’accurata ricostruzione dei fatti, la Procura della Repubblica ha potuto richiedere ed ottenere dal GIP la misura cautelare di cui sopra.