“In presenza di un finanziamento e di un progetto esecutivo, l’appalto per il nuovo ospedale a Siracusa si potrebbe fare anche subito perché l’area è individuata ed è prevista nel piano regolatore generale. Ma purtroppo né la prima né la seconda condizione sono sul campo”. Lo dice il sindaco, Giancarlo Garozzo, commentando la decisione dell’onorevole Vincenzo Vinciullo di effettuare uno sciopero della fame sulla realizzazione del nuovo nosocomio.
“Invito Enzo Vinciullo – prosegue il sindaco Garozzo – a interrompere la protesta. Con tutto il rispetto dovuto a una persona che decide di mettere in atto uno sciopero della fame, credo che egli stesso possa riconoscere che la costruzione di un nuovo ospedale è possibile solo con il concorso di varie istituzioni e che l’individuazione dell’area da sola non è sufficiente. Tutti vogliamo il nuovo nosocomio in tempi brevi e siamo convinti dell’inadeguatezza di quello attuale, ma il tentativo di scaricare la colpa dei ritardi solo sull’Amministrazione rischia di apparire strumentale. Altri passaggi attendono di essere espletati, non sempre riconducibili al Comune e che, per certi versi, sono propedeutici a quelli di nostra competenza, come nel caso del caso del Piano particolareggiato che deve essere prodotto dall’Asp”.
Per il sindaco Garozzo, tuttavia, “non è tempo di giocare allo scaricabarile ma di concorrere tutti al raggiungimento di un obiettivo atteso dai siracusani, come dimostrano gli incontri anche recenti avuti con il direttore generale Brugaletta. Sulla scelta dell’area – aggiunge il sindaco – l’ultima parola spetta in ogni caso al consiglio comunale. Da parecchi mesi gli uffici sono al lavoro per individuare più soluzioni così da mettere l’assise nelle condizioni di effettuare la scelta più consona; credo che entro aprile la documentazione sarà a disposizione dei consiglieri”.
“In ogni caso – afferma ancora il sindaco Garozzo – una volta individuata l’area, resterà da risolvere il problema del finanziamento, non ancora disponibile e necessario anche per il progetto esecutivo. Sul punto, rivendico il lavoro svolto assieme all’ex direttore generale dell’Asp Zappia che consentì, dopo gli incontri avuti con l’ex assessore regionale Borsellino, di inserire il nuovo ospedale con ‘priorità uno’ nel Documento unitario di programmazione degli investimenti sanitari in Sicilia. Tuttavia, se sarà confermata la scelta di finanziare in parte la nuova struttura con la vendita dell’attuale immobile dell’Umberto I, dell’ospedale Rizza e del Cinque Piaghe, si comprende come la questione richieda un ulteriori sforzo perché dovranno essere stabiliti tempi e modalità attraverso i quali consumare questi passaggi senza intaccare i livelli di assistenza ospedaliera”.
Conclude il sindaco Garozzo: “Anche se mi costa farlo, per onesta intellettuale devo ammettere che ha ragione l’onorevole Prestigiacomo quando afferma che la mancata realizzazione del progetto di finanza (soluzione alla quale non sono stato mai pregiudizialmente contrario) è stata un’occasione persa. Oggi, a distanza di 10 anni, il nuovo nosocomio sarebbe stato certamente realizzato”.