Nuone linee guida Prg, riqualificazione urbanistica, recupero del patrimonio esistente e “Social Housing” sotto la lente d’ingrandimento dell’Amministrazione
Il nuovo piano regolatore generale andrà in Consiglio comunale dopo Pasqua. Ma delle nuove linee guida se ne è parlato questa mattina durante un’assemblea pubblica che si è svolta alla Camera di Commercio di Siracusa. L’obiettivo è di arrestare l’espansione selvaggia della città riqualificando ulteriormente alcune aree periferiche e prevedendo la possibilità di costruire un lungomare con annesse attività commerciali e artigianali nella zona di via Elorina. Nel nuovo Prg sarebbero anche state individuate le aree per la possibile costruzione di un centro congressi e del nuovo stadio. Ma per queste infrastrutture servirà intercettare fondi privati. Tra i presenti il sindaco Giancarlo Garozzo, il segretario cittadino del Partito Democratico Monterosso e il dirigente del settore Urbanistica Emanuele Fortunato. Il Sindaco nel suo intervento ha fatto la cronistoria del Piano regolatore generale dal 2004 anticipando le nuove linee guida dello strumento urbanistico: “ Il futuro- ha detto il primo cittadino- è già quello tracciato dal programma elettorale con cui abbiamo vinto le elezioni a Siracusa. Si parla ovviamente di un piano regolatore a volumi zero e non significa che non si potrà più edificare- puntualizza Garozzo- ma significa semplicemente che non può esserci più, per quanto ci riguarda, un ampliamento della città in maniera indiscriminato, così come è stato a seguito del Prg approvato nel 2004, che di fatto ha da una parte l’economia edilizia e quindi l’investimento sul mattone da parte dei cittadini privati e dll’altra parte ha creato delle nuove aree di sviluppo in maniera scomposta e indiscriminata. Si era pensato in quel Prg, in maniera abbastanza anomala, a una città pensata su 170 mila abitanti, dal 2004 ad oggi invece la città è scesa di 5000 abitanti. Questa previsione e questa impostazione scelta nel 2004- ha tuonato Garozzo- ha creato di fatto un danno irreparabile alla città. Come correre ai rimedi rispetto a quello che è accaduto? Si corre ai rimedi intanto mettendo un punto fermo: non si può pensare ancora ad ampliare a dismisura la città; si deve puntare alla riqualificazione dell’esistente e si deve fare in modo che i servizi vengano forniti al meglio nelle zone che sono già edificate”. Per il segretario cittadino del Pd, “quelle sul Prg sono scelte di lungo periodo che riguarderanno e che formeranno l’idea di città nuova che avremo e che incideranno per tanti anni. E’ giusto e importante che la cittadinanza venga informata su tutto quello che è l’iter che in questo momento è oggetto dei lavori del Consiglio Comunale”. Secondo l’ingegnere Emanuele Fortunato, “ sarà necessario sincronizzare, il più possibile, alla redazione del nuovo Prg della città, anche la redazione ed approvazione di altri principali strumenti di pianificazione comunque denominati quali: il Piano Regolatore del Porto, gli strumenti urbanistici del Centro Storico di Ortigia, il Piano Urbano del Traffico, il Piano Urbano della Mobilità, il Piano Commerciale, il Piano Generale per l’affissione degli impianti pubblicitari, il Piano per l’utilizzo del Demanio Marittimo, il Piano di utilizzo delle aree pubbliche nel Centro Storico di Ortigia. Si è rilevata una sensibile diminuzione- spiega il dirigente comunale- delle istanze di Concessione Edilizia per la realizzazione di nuove costruzioni e nuovi insediamenti, in generale, mentre si è rilevato un altrettanto sensibile aumento delle istanze di Concessione Edilizia per la riqualificazione ed il recupero dell’esistente ai fini prevalentemente residenziali, ma anche ai fini commerciali, turistico-ricettivi, ecc. In fase di studio per la redazione del nuovo P.R.G. sarà indispensabile verificare l’effettivo incremento o decremento demografico, attuale e in proiezione futura e, alla luce di ciò, verificare l’effettiva offerta residenziale abitativa, compresa quella di natura “Social”. La riqualificazione urbanistica, il recupero del patrimonio esistente e il “Social Housing” si ritengono punti di partenza imprescindibili per uno sviluppo “sostenibile ed equilibrato” del territorio. Sotto l’aspetto infrastrutturale – aggiunge l’ingegnere Fortunato- il nuovo P.R.G. svolgerà un ruolo fondamentale nella programmazione e pianificazione dei sistemi di mobilità e trasporto nel territorio. Attualmente, da questo punto di vista, lo sviluppo di nuove iniziative di investimento è rallentata se non addirittura bloccata dalla decadenza dei vincoli preordinati all’esproprio, motivo per cui è necessario redigere il nuovo P.R.G. per fissare i nuovi vincoli giuridici preordinati all’esproprio propedeutici alla dichiarazione di pubblica utilità per la realizzazione delle infrastrutture pubbliche ivi previste (nuove strade, strade urbane da riqualificare ad esempio attraverso il loro ampliamento, parcheggi, parcheggi scambiatori, ecc.). Risulterà prioritario intercettare le risorse economiche necessarie alla realizzazione di importanti progetti di viabilità d’accesso alla Città (vedi la cosiddetta “park way” in ingresso Sud o le viabilità nuove previste in ingresso Nord, queste già incluse nel precedente P.R.G.) che potrebbero realmente cambiare la vivibilità della stessa, abbattendo drasticamente 4 la concentrazione di inquinamento e traffico in entrata (prevalentemente quello delle seguenti arterie stradali: Via Elorina, Via Columba, Viale Paolo Orsi, Corso Gelone, Viale Epipoli, Viale Scala Greca), distribuendo lo stesso, correttamente, su nuove viabilità di “diretto” accesso alle zone nord, centro, sud della Città senza intasare quelle sopra elencate. Evidenzio la necessità di localizzare idoneamente ed implementare nel nuovo P.R.G. – sottolinea Fortunato- le aree per insediamenti produttivi di iniziativa pubblica (P.I.P.), ove delocalizzare e concentrare attività artigianali, commerciali, ecc., già insediati anche in aree a maggiore vocazione ambientale e turisticoricettiva. Vedi , ad esempio, gli insediamenti artigianali esistenti nell’area dei Zona Pantanelli a ridosso del mare, costituenti un tessuto urbanistico di vecchia fattura, disordinato e che rende la spiaggia praticamente inaccessibile ai Cittadini, vietandone addirittura la meravigliosa visuale sul Porto Grande. In tal caso, in prospettiva di un progetto di riqualificazione urbanistica del contesto sopra descritto, tali attività potrebbero essere idoneamente ricollocazione in aree urbanizzate e provviste di ogni servizio utile, in modo civile; i. Sarà necessario riesaminare il tessuto edilizio esistente nelle zone Balneari (Plemmirio, Terrauzza, Fanusa, Arenella, Fontane Bianche), sempre meno destinati a residenza “stagionale” e sempre più ad abitazione principale, e nelle frazioni di Cassibile e Belvedere, al fine di riqualificarle urbanisticamente e, soprattutto, potenziarle dal punto di vista della previsione di servizi pubblici, in generale (urbanizzazioni 5 primarie, urbanizzazioni secondarie, sistemi di trasporto e di collegamento con la Città), ancora visibilmente carenti”.
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