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Nove mesi di eventi per i 20 anni dell’iscrizione Unesco di Siracusa e Pantalica. “Rendere quotidiana la memoria per trasferire valore ai giovani”

DiMaurilio Abela

Mar 14, 2025

Nove mesi di eventi per ricordare il percorso e i valori che hanno portato all’iscrizione il sito “Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica” nella World Heritage Listi dell’Unesco, per trarne consapevolezza e per trasferire tutto questo alle giovani generazioni. A vent’anni dal quel 17 luglio del 2005, dal 21 marzo al 21 dicembre, nel vasto territorio che abbraccia i comuni di Siracusa, Sortino, Ferla e Cassaro sarà un susseguirsi di iniziative di culturali, artistiche e scientifiche che non saranno solo celebrative ma anche di riflessione per una gestione e una valorizzazione sempre più avanzate del sito.

Un programma esteso e ampiamente condiviso, di cui si è fatto promotore l’assessorato alla Cultura del comune di Siracusa, retto da Fabio Granata, organizzato in collaborazione con altre istituzioni, amministrazioni, fondazioni, associazioni e scuole, a partire dal logo della celebrazione la cui realizzazione è stata affidata proprio ai giovani. Lo ha creato Sofia La Grutta, studentessa del liceo artistico Gagini, che ha vinto un constest interno.

Alla presentazione, coordinata dall’assessore Granata, hanno partecipato: i sindaci di Siracusa, Sortino, Ferla e Noto, Francesco Italia, Vincenzo Parlato, Michelangelo Giansiracusa e Corrado Figura; i vice sindaci di Siracusa e Cassaro, Edy Bandiera e Lorenzo Cusenza; il presidente del consiglio comunale di Siracusa Alessandro Di Mauro e il presidente della commissione Cultura Giovanni Boscarino e il direttore scientifico del programma Lorenzo Guzzardi e il sovrintendente lutri.

     Tra il pubblico del salone “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio, i responsabili delle altre istituzioni e delle associazioni coinvolte nelle celebrazioni ma anche il regista Peter Stein, l’attrice Maddalena Crippa, il soprintendente emerito, Giuseppe Voza, tutti salutati da calorosi applausi e ringraziati dal sindaco Italia e l’assessore Granata per la loro presenza.

     L’iscrizione nella WHL Unesco (suggellata all’epoca dalla presenza a Siracusa del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi) fu, ha detto Granata, un lungo percorso la cui meta fu raggiunta grazie «al concorso di tante personalità anche diverse tra loro per estrazione culturale e politica: a Siracusa, i soprintendenti Voza e Mariella Muti, il sindaco Titti Bufardeci, il presidente della Provincia Bruno Marziano; i deputati nazionali Stefania Prestigiacomo e Nicola Bono, la prima anche ministra e il secondo sottosegretario alla Cultura; il rappresentante Unesco Ray Bondin, il sottoscritto come deputato e assessore regionale ai Beni culturali. Fu una provincia che seppe fare squadra al di là delle appartenenze per raggiungere un grande risultato».

     Uno spirito che, secondo il sindaco Italia, va mantenuto anche oggi. Questo anniversario – ha detto – non poteva passare sotto silenzio e perciò stiamo organizzando una programma proprio nell’ottica di coinvolgere i protagonisti dell’epoca e i nuovi. Tutti assieme vogliamo costruire una narrazione che vivifichi e renda quotidiana la memoria. Solo così potremo trasferire ai giovani i valori che hanno reso il nostro territorio luogo di scoperta e incontro tra culture e civiltà».

     Granata ha sottolineato la presenza stamattina nel salone Borsellino dei rappresentati di un altro sito Unesco confinante a Siracusa, quello del Val di Noto per l’architettura barocca. «È dimostrazione che la cifra della valorizzazione Unesco – ha spiegato – passa attraverso la collaborazione delle istituzioni che fanno rete assieme alle associazioni e alla scuole perché attorno alla cultura le comunità si devono ritrovare. Abbiamo allestito un programma che mette insieme memoria e prospettiva per ragionare, senza nascondersi luci e ombre, su cosa possiamo e dobbiamo fare per essere sempre all’altezza della nostra storia».

     Il programma, in gran parte definito ma che sarà ulteriormente arricchito, è un grande cartellone nel quale sono stati fatti confluire anche gli appuntamenti culturali fissi e consolidati nel tempo, tutti nel segno dell’iscrizione Unesco.

     Si inizierà il 21 marzo con l’apertura ufficiale, alle 10, al Teatro Massimo in collaborazione con il Fai. Saranno tre giorni interamente dedicati alla nascita di Siracusa, con la partecipazione del sindaco di Corinto (città da cui partirono i fondatori guidati da Archia nel 734 avanti Cristo), Nikos Stavrelis: una performance, una mostra (“Siracusa, l’antico e il contemporaneo”, curata da Vincenzo Latina), un convegno internazionale previsto per giorno 22  e la visita all’installazione che riproduce l’Oikos, le antiche strutture sacre i cui resti si trovano sotto l’attuale piazza Duomo, prime testimonianze della fondazione della città. Per l’intero arco dei nove mesi sono stati mobilitati oltre 30 relatori italiani e stranieri, tutti di alto valore accademico.

     Il mese di aprile sarà dedicato a Pantalica, con un convegno, le visite alle necropoli e ai paesi di Sortino, Ferla e Cassaro, oltre alla presentazione di due progetti pensati per valorizzare il sito: “Le linee del cuore tra terra e mari” (assieme al ministero della Cultura), incentrato sul collegamento tra Siracusa e Pantalica; e il Festival dell’architettura contemporanea “Cosmo”, un’idea che si sviluppa in 5 anni dedicata alla valorizzazione dei paesaggi urbani e naturali, anche meno noti, e della comunità che li abitano.

     A maggio, mese delle Rappresentazioni della Fondazione Inda, il focus sarà sul teatro classico mentre il mese successivo gli eventi si concentreranno sul fascino dell’archeologia e sugli archeologi (Orsi, Bernabò Brea e Voza) che hanno portato alla luce l’enorme patrimonio di quest’area e di tutta la Sicilia centro-orientale.

     Il 17 luglio, anniversario del ventennale, sarà la giornata clou con una rappresentazione sul fondatore di Siracusa, Archia, del regista e coreografo Giuliano Peparini, prodotto dal Comune, dall’Inda e dal Parco archeologico; e poi, una grande Notte bianca, con concerti e performace teatrali che illuminerà Siracusa, Ferla, Cassaro e Sortino, oltra a una gala. Prime e dopo di quella data, gli eventi fissi dell’estate siracusana (Ortigia film festival, Feste archimedee, Premio Accolla), per arrivare, ad agosto, a una serie di incontri sulla storia siracusana e al premio letterario Vittorini a inizio settembre. Il 12 e 13 ci sarà un focus dedicato a Federico II al quale, nelle settimane successive, seguiranno degli approfonditemi sull’architettura di Siracusa: dalla catalana al barocco, al liberty e una mostra sui grandi architetti siracusani: Gaetano Rapisardi e Francesco Fichera.

     Il mese di dicembre sarà dedicato alla Siracusa degli ultimi 75 anni e qui troveranno spazio una mostra e un convegno, intitolato “Il segno del secolo”, sulla più importante – e discussa – opera architettonica del periodo: il santuario della Madonna delle Lacrime.

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