Si è svolto a Noto, nei locali del Seminario Diocesano, un incontro della rete delle Associazioni contrarie al disegno di legge sull’autonomia differenziata con i parlamentari eletti nelle province di Siracusa e Ragusa.
L’incontro della Rete delle associazioni contrarie al disegno di legge sull’autonomia differenziata con i parlamentari delle province di Siracusa e Ragusa è stato definito “proficuo“ dal Direttore Ufficio Pastorale Sociale Diocesi, don Salvatore Cerruto.
La rete è stata costituita proprio su iniziativa dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Noto, con la collaborazione della Fondazione San Corrado Onlus e di altre associazioni del territorio, come Europa Nazione e la Città che vorrei.
L’obiettivo è quello di avviare una informazione capillare nel territorio “sulle conseguenze reali e devastanti dell’Autonomia Differenziata”, per sensibilizzare la coscienza civica di tutti i cittadini su una questione di cui non si dibatte abbastanza.
Ad introdurre i lavori sono stati don Salvatore Cerruto e l’ex deputato Nicola Bono.
Entrambi hanno illustrato le perplessità della Rete che sono alla base dell’opposizione all’attuazione di questo disegno di legge attualmente in discussione alle camere, sostenendo che appare irrealizzabile per i costi esagerati che comporterebbe la sua approvazione e, soprattutto, per “l’intollerabile abbattimento delle già modeste risorse dello Stato, poiché le entrate erariali del pagamento delle imposte resterebbero nella disponibilità delle regioni ricche, a discapito di ogni principio di solidarietà con le regioni fragili“.
Erano presenti i deputati regionali, Giuseppe Carta e Nello Di Pasquale, il senatore, Antonio Nicita, il segretario Provinciale di FI, Corrado Bonfanti, il coordinatore provinciale del M5S, Fabio Fortuna, il segretario generale di Siracusa della CGIL, Roberto Alosi, il segretario del Presidente della Commissione Difesa della Camera, Antonino Minardo.
Nei loro interventi, tutti hanno in buona parte hanno confermato la fondatezza delle preoccupazione esposte sui gravi rischi legati all’approvazione della legge.
Altri parlamentari del territorio, non presenti all’incontro, hanno giustificato la loro impossibilità a partecipare o a inviare delegati, manifestando in ogni caso vivo interesse per il tema trattato.
In particolare è stata sollevata la preoccupazione circa l’accelerazione del processo di approvazione del disegno di legge, con il suo discutibile e forse anche illegittimo collegamento con la manovra finanziaria, per portarlo, appunto, alla sua definitiva approvazione prima possibile.
Importante anche il rilievo che è emerso da alcuni interventi, della difficoltà di avere risposte e perfino la presenza dei parlamentari del territorio, poiché il meccanismo di nomina da parte dei leader dei partiti, e non di elezione libera dei cittadini, ne inibisce le potenzialità e la libertà di opporsi a qualsiasi provvedimento che possa incidere a discapito dei territori, come dimostra ormai l’esperienza nel tempo, sin dall’approvazione della legge elettorale non a caso denominata, dal suo stesso ideatore, “Porcellum“.
La riunione si è conclusa, con l’impegno dei presenti a diffondere con maggiore decisione ed in ogni realtà territoriale le informazioni e gli approfondimenti sui lati oscuri della riforma proposta nel disegno di legge, oltre che a rivedersi a breve, possibilmente anche in un confronto con i sindaci e i consigli comunali delle due province.