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No!! allo sfruttamento e alla illegalità.

Diadmin

Giu 7, 2018

Questo è il monito della FILT CGIL di Siracusa, che nella mattinata di Venerdì 8 Giugno, sarà presente nel Sito Industriale di Priolo, presso ISAB sud  e Augusta presso ESSO Deposito, insieme agli Autotrasportatori, per discutere delle condizioni di lavoro degli autisti e lo sfruttamento, visto che il riposto settimanale di questi professionisti mangiatori di Km, deve avvenire dice la normativa,  anche a bordo del mezzo solo se ci si trova in aree attrezzate con misure di sicurezza, e con cucina, servizi igienici e wi-fi.

Ma nel nostro territorio, dove i camionisti si presentano nelle aree attrezzare alle 4:00 di mattina in attesa e sostano ad aspettano il loro turno per entrare e caricare di gasolio, benzine e gas, tutti i derivati petroliferi, in prevalenza autocisterne, non vi è neanche il bagno per i servizi igienici o un bar o la macchinetta,  altro che wi-fi e cucina, altro che piazzali attrezzate. Noi condanniamo le pause lunghe in cabina, infatti questi sono l’unica categoria di lavoratori che effettua 8 o 9 ore lavorativa con 13 e 15  ore di impegno non retribuite, in base al codice stradale.

Ma la discussione è anche incentrata nel trovare un parcheggio sicuro, anche se l’autista va a dormire in hotel, visto che l’autista è il responsabile non solo del carico ma anche del mezzo, che potrebbe subire danni.

Autista……, e  categoria – dichiara Vera Uccello, Segretario Generale della FILT CGIL – che non reclama solo la mancata applicazione del Contratto di Lavoro, ma i tanti problemi che gravitano sul comparto e che ne pregiudicano lo sviluppo, nonostante sia un comparto fondamentale per l’economia, se le merci non vengono trasportate restano nei magazzini e tutto si ferma.

Autotrasportatori, che pur lavorando la giornata del Sabato non viene riconosciuta e retribuita, autisti che per sfinimento rischiano in prima persona e rischiano nella sicurezza stradale,  in prima persona anche penalmente, scaricando di responsabilità anche le aziende per cui lavorano.

Un settore pervaso da illegalità che impoverisce il lavoro.

Per questo chiediamo più controlli, con verifiche e interventi dell’Ispettorato del Lavoro e del servizio ispettivo INPS, della Polizia Stradale, e con interventi della Prefettura e delle istituzioni, affinchè questo comparto  essenziale per tutti i settori produttivi per lo sviluppo economico rientri nei canoni di sicurezza e legalità essenziali per lo sviluppo del territorio.

 

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