Tutto pronto per la IX Conferenza di Organizzazione della Uil in programma a Roma da domani a sabato. Saranno oltre mille i delegati presenti a Fiumicino, tra cui una folta rappresentanza sindacale siracusana capeggiata dal segretario generale territoriale di Siracusa-Ragusa-Gela, Stefano Munafò.
“Lavoro, una passione che non passa” è lo slogan di un evento che fa seguito a quello svoltosi quattro anni fa a Bellaria, per una ciclicità prevista dallo statuto allorquando occorre sviluppare tutta una serie di valutazioni sindacali su numeri, partecipazione, servizi e temi di attualità come la disoccupazione, il lavoro e la sicurezza.
“Si tratta di un appuntamento atteso – ha detto Stefano Munafò – che cade al centro tra un congresso e l’altro della Uil: nello statuto è prevista una valutazione periodica sull’andamento sindacale, perché si rende necessario fare un’analisi sulla situazione di un determinato periodo. A Roma saranno diversi i temi di discussione, si riprenderà il discorso fatto a Bellaria sulla riorganizzazione perché è difficile da attuare se non si procede con l’organizzazione delle strutture locali”.
Per il segretario generale territoriale della Uil, infatti, “occorre mettersi al passo con i tempi in quanto la gestione a rete prevista già da tempo non ha dato i suoi frutti; anzi le difficoltà sono aumentate nella gestione delle varie categorie. Noi dobbiamo proporre una organizzazione più snella e rispondente al momento. Ed è per questo che le riorganizzazioni si devono chiudere in più breve tempo possibile”.
Stefano Munafò, dunque, torna sul concetto di “fare rete” fra strutture sindacali per affrontare meglio determinate questioni “calde” che periodicamente vengono sottoposte alle organizzazioni. “Sinora non è stata fatta rete, siamo rimasti molto rigidi, molto sezionati. Sono avvenuti dei fatti importanti nell’ambito del patronato, il Ministero del Lavoro ha emanato un regolamento di comportamenti che deve essere applicato alla lettera, pena la chiusura delle sedi e noi dobbiamo attrezzarci giorno dopo giorno da un punto di vista professionale: siamo, insomma, fermi a vecchie impostazioni e non ce lo possiamo permettere. Occorre a tal proposito un quadro dirigenti che abbia la cultura del sindacato”.
Diversi gli obiettivi di cui si parlerà in questa tre giorni romana: ovvero rafforzare il rapporto “della rete” con gli iscritti; coinvolgere maggiormente i delegati; valorizzare la partecipazione e la democrazia nel Sindacato; presidiare il territorio; arricchire e allargare le competenze dei livelli regionali; rilanciare i servizi ed il ruolo delle Unioni Regionali (e dunque regionalizzare la gestione del Patronato Ital, riarticolare la struttura societaria del servizio svolto dal Caf); ottimizzare la gestione economico-finanziaria; rispettare le regole da parte di chi opera nel sindacato.