Quanto incassano i Comuni italiani, grazie a multe e sanzioni a carico dei privati per le violazioni delle norme del Codice della strada? L’analisi condotta dal Codacons rivela che, nei primi dieci mesi del 2024, i Comuni italiani hanno incassato quasi 1,3 miliardi di euro dalle multe per violazioni del Codice della strada, con la Sicilia che contribuisce con circa 44 milioni di euro, posizionandosi al nono posto nella classifica nazionale. Di questi, 15,1 milioni sono stati raccolti solo a Palermo, che evidenzia una media pro-capite di 9 euro, significativamente inferiore ai 40 euro della Liguria, regione con i più alti incassi pro-capite.
La Lombardia si conferma la regina delle multe, con incassi per 324 milioni di euro, seguita da Lazio ed Emilia Romagna, rispettivamente con 130 e 129 milioni. In controtendenza, il Molise si attesta come fanalino di coda, con appena 1,4 milioni di euro in sanzioni.
Il report mette in luce come i piccoli Comuni, pur con una quota modesta del totale (12,8%), abbiano comunque raccolto 72,7 milioni di euro dalle sanzioni nel 2024. Nel contesto delle grandi città, Milano guida la classifica con oltre 128 milioni di euro, seguita da Roma e Torino, con 88 e 43,7 milioni rispettivamente.
Tuttavia, il Codacons critica duramente le amministrazioni locali per la scarsa trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle multe. Il presidente Carlo Rienzi sottolinea che, mentre gli incassi aumentano, non c’è un’adeguata informazione su come vengono impiegate queste risorse per migliorare la sicurezza stradale. “È inaccettabile che la trasparenza non solo non aumenti, ma sembri addirittura ostacolata,” afferma Rienzi, facendo riferimento al silenzio riguardo all’“Osservatorio sulle multe stradali” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La situazione in Sicilia evidenzia una problematica più ampia che coinvolge il Sud Italia. In regioni come il Molise e la Calabria, il valore medio delle sanzioni è significativamente più basso, con rispettivamente 4,9 e 8,9 euro per cittadino, a dimostrazione di un diverso approccio alla sicurezza stradale e al rispetto delle norme.
Con l’imminente discussione su riforme del Codice della strada e l’implementazione di nuove misure come la rivoluzione autovelox, il Codacons chiede non solo maggiore severità per chi viola le regole, ma anche un cambio di rotta nelle politiche di trasparenza e responsabilità delle amministrazioni locali.
“La questione delle multe stradali rimane – ha concluso Rienzi – un tema caldo e controverso, che merita attenzione e riflessione da parte di cittadini e istituzioni, con l’obiettivo di garantire che le risorse raccolte vengano utilizzate per il bene comune“.