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L’AVIS Comunale di Siracusa invia al Sindaco della città, Francesco Italia, una lettera in merito alla riqualificazione dell’Ospedale Umberto I di Siracusa.

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Lug 20, 2018

Illustrissimo Signor Sindaco,

ci rivolgiamo a Lei, quale massimo rappresentate della tutela della salute dei cittadini e della esigibilità dei diritti a ricevere cure pronte ed appropriate, perché si assumano iniziative idonee a difesa dei livelli essenziali di assistenza sanitaria in favore della popolazione della nostra provincia. La nuova rete ospedaliera regionale, così come rielaborata dall’Assessorato regionale per la salute e, di recente, approvata dal Governo siciliano minaccia seriamente l’assetto e l’impianto dei sistema sanitario provinciale e fa registrare un passo indietro rispetto all’attuale configurazione ed al suo assetto organizzativo. Se a ciò aggiungiamo la forte penalizzazione rappresentata dalla mancata realizzazione del nuovo Presidio Ospedaliero in sostituzione del vecchio, fatiscente, sismicamente vulnerabile, inadeguato, incapiente Umberto I e l’arretratezza delle tecnologie in dotazione si corre il serio rischio di privare gli abitanti della nostra provincia delle prestazioni essenziali ed indifferibili per il mantenimento della salute e la garanzia dell’aspettativa di vita e sopravvivenza post malattia.

L’attuale configurazione del P.O. Umberto I lo classifica già di II livello e non si capisce il motivo del declassamento operato. L’allarme suscitato dalla rilevata cancellazione della unità di radioterapia, tanto soffertamente conquistata, rappresenta il campanello d’allarme. Discipline quali: malattie infettive e tropicali, chirurgia vascolare, endoscopia digestiva ad elevata complessità, medicina nucleare, terapia intensiva neonatologica, intensiva coronarica con emodinamica interventistica, radioterapia oncologica, nefrologia, dermatologia, pneumologia, geriatria, non previsti nei presidi ospedalieri di I livello, ma previsti per quelli di II livello, sono già esistenti e funzionanti. Il sospetto che sorge è che con la riclassificazione di I livello si intenda procedere alla progressiva dismissione delle specialità non previste, a seguito della mancata copertura dei posti di dirigenti medici venutisi a liberare per collocamento a riposo. Una morte per esaurimento.

Il decreto Balduzzi offriva la possibilità, alla provincia di Siracusa, di avviare un processo perequativo dell’offerta sanitaria recuperando livelli di dotazione di posti letto rapportati ai nuovi standard. La dotazione dei posti letto per acuti alla provincia di Siracusa dovrebbe essere in numero di 1.215, invece, la nuova programmazione prevede solamente 669 posti letto per gli ospedali pubblici e sarebbe ingiustificata una eventuale autorizzazione all’attivazione della parte residua, vale a dire ben 546 alle case di cura private.

Tanto la coalizione di centro destra, quanto alcuni esponenti di altre espressioni politiche e sindacali hanno già espresso disapprovazione riguardo alla nuova programmazione e, dunque, sembrerebbe aprirsi uno scenario nel quale si possa costituire un fronte unitario a difesa della sanità provinciale. La classificazione dell’ospedale di Lentini quale ospedale di base, non solo non tiene conto della domanda di salute della zona nord, che richiama, anche, parte dell’utenza dei comuni viciniori del catanese, ma è, addirittura, in controtendenza rispetto all’attivazione dell’unità di rianimazione coerente con la vocazione chirurgica di quel presidio. Gli ospedali di Lentini ed Augusta, come per Avola-Noto, andrebbero riclassificati come ospedali riuniti di I livello, integrandosi nell’offerta delle specialità, così come previsto per la provincia di Ragusa. Il potenziamento dell’erogazione delle prestazioni ospedaliere di base negli ospedali riuniti di I livello di Avola-Noto ed Augusta-Lentini consentirebbe il decongestionamento dell’Umberto I di Siracusa ed a quest’ultimo di sviluppare la sua funzione di riferimento per le specialità di particolare complessità che richiedono particolare intensità di cure. Il nuovo piano richiede una profonda e sostanziale modifica correttiva che sia in grado di rispondere con efficacia ai bisogni di assistenza sanitaria della popolazione. Deve essere incrementato il numero dei posti letto pubblici che, detratta la quota già autorizzata al privato pari a 403, può essere rideterminata sino a 812. Classificare l’Umberto I di II livello e gli ospedali riuniti di Augusta-Lentini e di Avola-Noto quali ospedali di I livello. Prevedere nuove specialità quali la chirurgia plastica ricostruttiva (quante donne siracusane ammalano di tumore al seno? Abbiamo questi dati epidemiologici?), la chirurgia toracica, la neurochirurgia. Incrementare i posti letto di geriatria, di rianimazione, di cardiologia.  Adeguare la dotazione organica. Rinnovare e potenziare la dotazione strumentale ed in tecnologie sanitarie avanzate. Recuperare gli edifici dell’ex ONP spostando tutte le attività ambulatoriali e gli uffici di prenotazione che oggi occupano, impropriamente l’Umberto I sottraendogli spazi dedicabili alle prestazioni per acuti. Ristrutturare ed adeguare l’area di pronto soccorso. Avviare la realizzazione del nuovo ospedale di riferimento provinciale che, se non si è in grado di definire l’area nell’ambito del comune di Siracusa, se ne può prevedere la costruzione in aree prossimali alla grande viabilità ricadenti sul territorio di altro comune. Migliore gli standard alberghieri e di accoglienza di tutte le strutture sanitarie di ricovero e non. Carissimo Sindaco, Le chiediamo di prendere l’iniziativa di riunire tutta la rappresentanza parlamentare regionale espressa dalla nostra provincia affinché in sede di commissione parlamentare rappresentino gli interessi legittimi della nostra popolazione, rivendichino il riconoscimento dei servizi dovuti, apportino i correttivi necessari.

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